Il consiglio utile: gastroenterite. Quando serve il veterinario

Il consiglio utile: gastroenterite. Quando serve il veterinario

La dissenteria nel cane viene considerata, assieme al vomito, uno dei sintomi più frequenti per cui viene consultato il veterinario. Questa accoppiata di sintomi gastroenterici è molto più frequente nei carnivori, come il cane e il gatto, rispetto all'uomo, per un semplice retaggio antico.

I canidi e i felidi selvatici, in natura, non sprecano nulla delle rare prede che li costringono talvolta a diversi giorni di digiuno. A parte gli zoccoli e le corna, della preda di un leone o di un licaone rimane ben poco, tanto più se la femmina ha i cuccioli da allattare. Nello stomaco dunque finiscono, oltre alla parte nobile muscolare, tendini, cartilagini e anche ossi che potrebbero danneggiare gravemente gli organi interni qualora non venissero vomitati. Ecco spiegato il motivo per cui il gatto e il cane vomitano con una certa frequenza senza che vi sia nessuna malattia in atto. Basta una minima irritazione dello stomaco, magari dovuta a un grumo di pelo, e il vomito risolve tutto. In questi casi l'animale rimane vispo, con appetito normale e il tutto finisce senza alcuna conseguenza (a parte pulire il pavimento).

Quando invece la diarrea e il vomito, o talvolta solo la diarrea, sono persistenti, allora bisogna ricorre a qualche rimedio che può iniziare in ambito domestico senza dover ricorrere d'urgenza al veterinario. Se, nonostante la diarrea, il cane non è apatico e conserva l'appetito, probabilmente si tratta di un banale attacco di colite al quale si può fare fronte con una particolare dieta, molto semplice quanto efficace. Si prenda del semolino, lo si faccia bollire assieme a poca carne bianca e si metta il tutto in un robot da cucina con abbondante parmigiano reggiano e un cucchiaino da caffè di sale per chilogrammo di alimento.

In pratica otterrete una specie di grosso gnocco alla romana. Date questo alimento (e solo questo) per 2 o 3 giorni e il problema sarà risolto.

Potete aggiungere anche dei fermenti lattici associati a probiotici, ma non quelli per uso umano, perché i ceppi di fermenti sono diversi, quindi occorrono quelli specifici adattati al cane o al gatto, facilmente reperibili in qualunque farmacia. Se invece, alla diarrea si associano apatia e perdita di appetito, soprattutto in un cucciolo, di volata dal veterinario perché ci sono in giro malattie virali piuttosto pericolose.

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