Alberto Bombassei, proprietario della Brembo e vicepresidente di Confindustria, ha rilasciato una dichiarazione che fa rumore: prima di incontri con il governo, ha detto, sindacati e imprenditori si confrontino tra loro su contrattazione aziendale e nazionale. Da tempo sindacati come Cisl e Uil, e parte della Confindustria, insistono sulla opportunità di riavvicinare il contratto al luogo di produzione, all'azienda. Questa è la strada per redistribuire le crescite di produttività, vale a dire più salario ai lavoratori. A questa impostazione si oppone il gruppo dirigente della Cgil che privilegia una concezione centralistica della contrattazione. Spinto, però, dalla base che chiede più soldi e meno ideologia, Guglielmo Epifani si barcamena e chiede che, agli incontri sul nuovo contratto nazionale e aziendale, partecipi anche il governo. Bombassei ha espresso ripugnanza per la richiesta: politicizzare e statalizzare le relazioni industriali gli sembra aberrante. Nell'industriale, finora sempre compassato, l'irritazione si è espressa non solo con il ricordare come solo qualche anno fa questo sindacato, allora guidato da Sergio Cofferati, rifiutasse spesso il rapporto con l'esecutivo (berlusconiano), ma è arrivata a investire anche Cesare Damiano dicendo: «Mi puzza un po troppo di governo amico anche perché il ministro del Lavoro è un ex Cgil».
Se l'irritazione bombasseiana è sacrosanta nel merito ed è stupefacente l'idea della Cgil di far partecipare da subito il governo a discussioni su contratti dalla logica squisitamente privatistica, non si può non notare un po' di nervosismo nel gruppo dirigente confindustriale e anche nell'imprenditore della Brembo. È il sintomo dell'esaurirsi della strategia impostata da Confindustria nel 2004, che puntava sul dialogo con la Cgil - arrivando a emarginare la Cisl - e su uno scambio parapolitico con il governo Prodi.
Questa strategia è finita e va cambiata. Bombassei è sempre stato favorevole a dare spazio alla contrattazione aziendale e ha tentato di mantenere vivo un tavolo con Savino Pezzotta, allora segretario della Cisl e bergamasco. Poi ha dovuto come responsabile delle relazioni industriali di Viale dell'Astronomia acconciarsi a una linea in cui non credeva molto. Oggi può tornare alla sua linea originaria, ma sconta i tre anni condotti su posizioni poco fruttuose.
Tra l'altro, poi, è emerso come il contratto del comparto metalmeccanico si faccia più difficile, complicato dai comportamenti delle aziende dei massimi responsabili confindustriali (Fiat e Brembo) che invece di guidare i soci, hanno preso decisioni in proprio distribuendo anticipi contrattuali. C'è chi fa notare che mentre i metalmeccanici sono in difficoltà, in altro settore (i chimici), la trattativa è partita ieri a un mese dalla scadenza naturale del contratto.
Sarà un caso che l'associazione confindustriale di settore, Federchimica, è guidata da persone che si occupano di questioni concrete invece che di comunità montane o sistema elettorale alla tedesca?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.