Contro la stangata di Ferragosto cresce la voglia del menu fai-da-te

Nessun problema per trovare prodotti freschi nel posto giusto Confcommercio stima che gli ipermercati e molti negozi al dettaglio rimarranno sempre aperti

Ferragosto è da sempre vissuto come un giorno da trascorrere all’aria aperta, all’insegna della spensieratezza e naturalmente della buona tavola, magari seduti in qualche ristorante con l’offerta di piatti tipici marinari. Ma se si hanno problemi con il portafogli, il pranzo di Ferragosto - almeno è quanto consiglia il Codici - è meglio prepararlo in casa. Perché, secondo un sondaggio condotto dall’associazione che tutela i diritti dei cittadini, si può risparmiare sino al 60 per cento su un menu per quattro persone, rispetto allo stesso proposto da un ristorante.
«Nella nostra ricerca - sottolineano - abbiamo selezionato locali discreti senza soffermarci su grandi nomi, tra cinquanta ristoranti del litorale romano». L’indagine ha preso in considerazione un menu composto da un antipasto di mare, un primo piatto a base di cozze e vongole, un secondo di calamari e gamberi con contorno, a seguire vino e dolce. Il risultato lascia riflettere: il pranzo a casa costa circa 16,20 euro a persona mentre lo stesso, al ristorante, dai 27 ai 40 euro per ciascun commensale. Dati i tempi è meglio optare per il «consumo casalingo», suggerisce il segretario nazionale Ivano Giacomelli, aggiungendo che pranzare a casa, inoltre, dà la garanzia di poter scegliere personalmente il pesce.
Fa riflettere pure la spesa media che potrebbe arrivare a sostenere una famiglia-tipo per l’affitto di un immobile per la vacanze estive, secondo l’indagine realizzata dall’Osservatorio Nazionale sul Turismo, su commissione della Federconsumatori. Nella settimana di Ferragosto, il prezzo medio di locazione di un appartamento mono o bilocale, dotato di tre/quattro posti letto, ammonta a 861 euro, ma analizzando i dati si confermano il Sud e le Isole come le mete più care, con una tariffa media di 1.085 euro a settimana contro i 652 euro a settimana del Nord.
Si è inoltre stimato che nel periodo tra il 9 e il 16 agosto la tariffa alberghiera media pro capite, in camera doppia con pensione completa, ammonta a 97 euro al giorno (+4,3 per cento rispetto al 2007), ma la cifra mediamente stimata nelle strutture del Sud Italia e Isole sale a 137 euro al giorno.
Una sostanziale stazionarietà dei prezzi rispetto al 2007 contraddistingue i campeggi, per i quali la previsione di spesa per una coppia ammonta a 252 euro per un soggiorno in camper e a 244 euro per il pernottamento in tenda (2 per cento medio di incremento).
In ogni caso, chi rimarrà in città nella settimana di Ferragosto, potrà fare la spesa senza alcun problema. Secondo le stime diffuse dalla Confcommercio, sulla base di un monitoraggio che è stato realizzato in collaborazione con alcune sue associazioni nazionali di categoria, dovrebbero restare aperti tutti i supermercati e gli ipermercati. Per quanto riguarda la vendita al dettaglio non dovrebbero abbassare le saracinesche il 77 per cento degli alimentari, l’80 per cento delle panetterie e il 50 per cento delle macellerie e dei mercati ambulanti. Da qui alla fine di agosto «aperti per ferie» anche il 57,4 per cento dei ristoranti e il 52 per cento dei bar.

In più, sottolinea sempre la Confcommercio, anche gli automobilisti non avranno problemi con il rifornimento di carburante: a garantire il servizio, escludendo le turnazioni, sarà il 50 per cento dei benzinai al lavoro in città e il 100 per cento dei distributori di benzina dislocati nelle aree di servizio lungo le autostrade e nelle località di villeggiatura.

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