Un controesodo da lupi E il gelo durerà altri 3 giorni

Da Savona a Milano, seguendo la strada del sale. Il gelo polare e la neve di questi giorni hanno portato indietro di diversi secoli le lancette dell’orologio della Storia. E così, come nel ’500, il sale è tornato a essere un bene indispensabile e prezioso. Così prezioso da costringere l’amministrazione di Milano a chiederne in prestito un enorme carico alla Società Autostrade. Una montagna di sale trasportata da un convoglio di quattro tir, il quantitativo appena sufficiente per spargere per le vie del centro cittadino; per evitare che dal Castello sforzesco a San Babila le strade diventassero un unica, ininterrotta, lastra di ghiaccio.
Ma le difficoltà della Moratti sono quelle di tutti i sindaci del nord Italia, alle prese in questi giorni (e per quelli a venire) con un’ondata di maltempo come non si ricordava da anni. Le vacanze natalizie quest’anno sono finite sotto la neve al Nord, mentre il resto del Paese ha festeggiato l’Epifania tra nuvole e freddo. E anche il ritorno a scuola (ma nelle province di Vercelli, Varese, Verbania, Bergamo e Novara gli istituti resteranno chiusi) o in ufficio avverrà in un clima rigido, visto che le previsioni parlano di altre nevicate al centro-nord, pioggia nelle altre regioni e temperature ovunque in discesa.
L’inverno fa paura: su Milano e Torino ieri sono caduti dai 10 ai 20 cm di neve, e numerosi cittadini hanno richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco, in particolare nelle zone periferiche. Tanta preoccupazione per un manto bianco che in pianura non cadeva così massiccio da anni e anni, ma nessun pericolo effettivo: la Protezione Civile ha infatti assicurato che nelle regioni principalmente colpite (Lombardia, Piemonte e Liguria, ma anche Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Toscana) non vi è stata alcuna «situazione di criticità».
Niente situazioni critiche dunque, ma sicuramente molti disagi, accentuati dal fatto che ieri si è celebrato il consueto controesodo: la neve ha imbiancato 600 chilometri di autostrade, ma non ha causato eccessivi problemi alla circolazione. In effetti, messi sull’avviso nei giorni scorsi dalla Protezione civile, molti italiani hanno preferito anticipare all’altro ieri il rientro dai luoghi di villeggiatura e non hanno dato troppi problemi alle 1300 pattuglie di polizia che hanno monitorato le autostrade. Più difficoltoso il traffico aereo: all’aeroporto di Linate sono stati annullati diciotto voli e tanto a Malpensa quanto a Orio al Serio (Bergamo) e a Caselle (Torino) si sono registrati ritardi.


Ma secondo i meteorologi il peggio deve ancora arrivare: nonostante la leggere attenuazione delle precipitazioni nella serata di ieri, oggi la neve tornerà a cadere e la perturbazione si sposterà anche sulle regioni orientali del settentrione. I primi miglioramenti si vedranno solo dopodomani e sabato, quando il centro-nord avrà il sole mentre il sud sarà bagnato dalla pioggia: ma domenica dovrebbe ritornare il bel tempo.

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