Un Capossela inedito, in esclusiva per i fan romani. Stasera allippodromo delle Capannelle torna lartista che a aprile ha riempito il Sistina per quattro sere consecutive. Per fare le cose in grande stile, torna accompagnato da ospiti di prestigio che rispondono al nome di Calexico. La band americana ha collaborato alle registrazioni di Da solo, album più recente di Capossela, intervenendo nel brano che chiude lalbum, a testimonianza di una session registrata a Tucson, in Arizona, nel marzo 2008. Da quella stessa session nasce anche Polpo, brano inserito come bonus track nelledizione italiana di Carried to dust, album più recente dei Calexico. Saranno loro ad aprire il concerto, lasciando poi spazio a Capossela e tornando in scena per un gran finale collettivo. «La loro musica - dice Capossela - ha in sé il grande spazio, la polvere nellaria cristallina, e quella secca e pulita delle loro camicie a quadri e delle pelli abbronzate. Una musica in cui scintillano lampi di trombe dalluminio. Trombe mariachi su una musica cromata, riverniciata. Una Eldorado rimessa a nuovo e tirata a lucido». In scaletta, oltre a Polpo e La faccia della terra, troveranno posto altri brani del repertorio di entrambi, rivisitati per loccasione. Sul suo sito ufficiale, Capossela racconta così la nascita di Polpo: «nello studio di Tucson, dove laria è tersa e la polvere secca come i colori delle camicie sempre stirate a scacchi stinti di John Convertino; dove il cielo è ottimistico come le scarpe da ginnastica e i jeans di Joey Burns; dove ci si può sentire dei fuorilegge in fuga come John Dillinger e la musica dei Calexico suona elettrica nellaria, e soffia tra gli alti cactus, ci riunimmo per una sessione di pezzi di frontiera. E così scrissi il Polpo damor, dove polpo è tanto loctopus quanto un ballo, come il tango e il limbo, insomma. E la cantai con la voce più bassa possibile, come un messaggio di profondità, così che si possa danzare questo polpo damor fino alla fine degli abissi, e abitarci, tra riflessi d'alghe e di cactus».
Lanomala data romana, unico appuntamento in coppia con i Calexico oltre a quello torinese, è la perla del tour estivo di Capossela. Il giro di concerti proseguirà con lallestimento classico già visto durante linverno e la primavera, legato al lavoro più recente del musicista. Da solo è stato scritto alla fine del 2007 con il solo accompagnamento del pianoforte. Allo strumento principale Capossela ha affiancato altri strani marchingegni, quelli che da una decina danni si diverte a far affiorare nei suoi dischi. Tra una traccia e laltra si ascoltano bicchieri, una sega, loptigan, il mellotron, il theremin.
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