Cosa non si fa per risparmia' (in casa)

Cosa non si fa per risparmia' (in casa)

Santi, poeti, navigatori e amanti del fai da te. A guardare le statistiche sociali, bisognerebbe aggiornare la vecchia immagine degli italiani. Secondo un'indagine Doxa-Assobirra, 14 milioni si fanno la pizza in casa. Per Campagna amica, 20 milioni coltivano un orto casalingo. Assalco-Zoomark stima in 30 milioni il numero di acquari domestici, compresi quelli che si trovano in un ufficio. Coldiretti assicura che il 46 per cento degli abitanti del Belpaese ha un balcone fiorito. Non parliamo delle grigliate: un'inchiesta Survey sampling international ha calcolato che l'88 per cento degli italiani possiede un barbecue e che il 75 per cento fa sfrigolare salsicce e costine anche d'inverno.

Il re dei lavori ombra è comunque il bricolage: stando all'indagine «Migliori in Italia campioni del servizio 2018/2019», realizzata dall'Istituto tedesco qualità e finanza in cooperazione con l'università Goethe di Francoforte, i centri di bricolage (assieme ai parchi di divertimento) sono i luoghi preferiti dagli italiani per passare il tempo libero. O almeno il poco che rimane dopo aver fatto lievitare la pasta, innaffiato l'insalata, dato da mangiare ai pesci rossi e abbrustolito le braciole.

A sommare tali numeri, c'è da chiedersi dove si trova il tempo per il lavoro o la famiglia, tutti presi come siamo da queste occupazioni. Che in parte sono il frutto di passioni e attitudini tutte da esprimere. Fare il pane in casa richiede di conoscere farine, lieviti, tempi di riposo e cottura. È quasi un'arte, anche se molte massaie vi sono costrette da qualche intolleranza dei familiari. Il bbq, l'acronimo americano del barbecue, è un fatto sociale prima che economico, senza contare che gli intenditori non badano a spese quando trovano il taglio di carne perfetto o il pesce giusto da piazzare sulle braci.

Dai mobili all'orto

Ma in buona misura il fai da te risponde a un'esigenza molto semplice: risparmiare. L'Ikea ha fatto emergere in tutto il mondo schiere di affezionati montatori di mobili. L'orto biologico sul balcone di casa garantisce genuinità, sostenibilità ambientale e chilometri zero, ma soprattutto consente di passare sempre meno a fare la spesa dal fruttivendolo. La pizza infornata in cucina è il vertice di un appassionante percorso tra pummarole e bufale, e per giunta costa molto meno di una serata in pizzeria: e il massimo del godimento è se il capofamiglia si diletta a produrre un po' di birra domestica.

Le economie più rilevanti si realizzano però con i lavori di casa. La vita del piccolo proprietario immobiliare è costellata di corsi e ricorsi edilizi. I rubinetti che perdono. Gli scarichi dei lavandini che si ostruiscono. I serramenti che si scrostano e chiedono impregnante e vernice. Le pareti che avrebbero bisogno di una mano di pittura fresca. I portavasi metallici del terrazzo che fanno la ruggine. Le piante che devono essere irrigate anche durante le vacanze quando in casa non c'è nessuno. La nuova libreria che va montata e fissata al muro. Il box doccia che va continuamente ripulito dalle incrostazioni di calcare.

I più ardimentosi si cimentano in interventi più impegnativi, attività quasi da professionisti, come posare un pavimento di legno, applicare una carta da parati, rinnovare il prato del giardino, eliminare l'umidità di casa. Qui l'oculatezza nel gestire le finanze domestiche si combina con una sfida a sé stessi e alle proprie capacità, fino a scoprire attitudini nascoste e insospettabili, oltre che vantaggiose. Un'indagine svolta dall'Osservatorio Sara assicurazioni mostra che il 60 per cento degli italiani (anche in questo caso le percentuali sono notevoli) è ben consapevole che l'abitazione non va trascurata. I piccoli lavoretti di manutenzione devono essere eseguiti per non ritrovarsi un domani a fronteggiare danni peggiori.

Manutenzione e riparazione

Il 53 per cento sceglie il fai da te, occupandosi personalmente di riparazioni e miglioramenti, per risparmiare. La manutenzione è ritenuta molto importante, soprattutto nelle zone esposte a particolari eventi atmosferici dove si potrebbero creare più facilmente problemi ai tubi in caso di gelate, o formare muffe nelle zone più umide e meno esposte al sole.

A chi rivolgersi in questi casi? A nessuno. Secondo l'indagine, soltanto il 10 per cento si rimbocca le maniche e impugna trapano e martello per dare sfogo alla vocazione repressa del carpentiere: la maggior parte degli italiani (45 per cento) sceglie il fai da te per risparmiare. Uno su 3 è convinto di possedere le competenze adatte per intervenire adeguatamente mentre per il 12 per cento è una semplice questione di tempo: chi fa da sé fa per tre ma fa anche prima. D'altra parte, se il tempo è denaro, anche gli impazienti rientrano nella categoria dei risparmiosi.

In ogni caso, c'è speranza anche per gli impiegati di concetto che maneggiano le tastiere dei computer ma non si destreggiano tra stucco, idropitture o silicone. Qui l'ancora di salvezza per lo sprovveduto è internet. Il web è il nuovo alveo in cui si forma e cresce il perfetto bricoleur. Esistono siti e forum pieni di istruzioni, video e tutorial da seguire passo dopo passo, a prova di intellettuale organico tutto cervello e manualità zero. Alcuni di questi scrigni di sapere pratico sono indipendenti e pieni di consigli, trucchi, suggerimenti, disegni, spesso accompagnati da robuste iniezioni pubblicitarie che reclamizzano i prodotti più idonei per eseguire i lavoretti casalinghi.

Ma in questo ambito si danno molto da fare specialmente le grandi catene di negozi per il bricolage. Per loro, il fai da te è passione e soprattutto business. Anche sulle loro piattaforme internet si recuperano con grande facilità le guide per intervenire, organizzate per aree tematiche e realizzate da esperti dei vari settori. È possibile porre domande e consultare professionisti, studiare progetti completi già realizzati e approfondire la conoscenza dei materiali e degli utensili, indispensabile per l'artigiano in erba. Quello che i grandi magazzini offrono in più è la possibilità di frequentare corsi gratuiti con addestratori professionali nei fine settimana. I bricocentri maggiori hanno degli spazi riservati a queste iniziative che quasi sempre registrano il tutto esaurito nelle prenotazioni.

Corsi per tutti i gusti

Si impara a rinnovare la casa, curare l'orto e il giardino, posare pavimenti, eliminare muffe e fessure dalle pareti di casa, installare un impianto di irrigazione, addirittura montare pareti in cartongesso o in calcestruzzo cellulare, strutture isolanti o un piatto doccia.

Ma si organizzano anche sessioni in cui insegnare a costruire mobili di design o anche a «braciare» la carne come un professionista della fiorentina. Una grossa bricocatena ha avviato addirittura una Scuola del fare, con video, pubblicazioni e laboratori. Perché con il fai da te chi ben comincia non smette più.

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