Crisi, Fini: "No a troppo intervento di Stato"

Da Madrid il presidente della Camera sottolinea l'importanza del libero mercato anche in una situazione di crisi economica: "È sbagliato pensare a politiche di tipo neo-protezionistico. Non si risponde alla crisi tornando all’indebitamento pubblico"

Crisi, Fini: "No a troppo intervento di Stato"

Madrid - "È sbagliato tamponare la crisi tornando a forme di economia sostenute in modo massiccio dallo Stato". Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, inaugurando il campus annuale organizzato dalla fondazione dell’ex premier spagnolo Aznar a Nacerrada, città a 70 chilometri da Madrid. "Un ritorno allo statalismo - ha detto Fini - è in rotta di collisione con quello che occorre fare. Le misure tampone vanno bene ma solo se hanno un respiro corto evitando che l’intervento pubblico duri più della crisi. È sbagliato pensare a politiche di tipo neo-protezionistico. Non si risponde alla crisi tornando all’indebitamento pubblico". Secondo Fini, "contro la eccessiva finanziarizzazione dell’economia" che a suo parere ha generato la crisi, adesso "occorre produrre più ricchezza reale, ridurre le disuguaglianze tra i popoli, inaugurando una stagione di grande cooperazione e aumentare gli spazi di libertà".

Grande sfida culturale Secondo il presidente della Camera si tratta di "una grande sfida culturale" che deve avere "una stella polare, cioè il rispetto per la dignità della persona". Quindi "accanto a nuove regole serve porre l’accento sulla persona". Politiche globali di questo tipo che "cerchino di avvicinare il nord al sud del mondo" diventano tanto più decisive nel quadro "della nuova sfida della immigrazione biblica cui stiamo assistendo. Se vogliamo guidare un processo così grande - ha rilevato Fini - non possiamo non avere una strategia globale". Strategia che secondo Fini deve poggiare su tre pilastri: produzione di ricchezza reale, riduzione di disuguaglianza e diffusione di libertà.

Aznar incorona Fini: futuro da leader "Quel che è più importante per Fini non è tanto quello che ha già fatto, quanto il molto che dovrà ancora fare. Sono convinto che il suo futuro politico sarà brillante e fruttuoso e questo è una buona notizia per tutti noi".

Il saluto è di quelli che si riservano ad un ospite d’onore e le parole con cui Josè Maria Aznar presenta Gianfranco Fini in apertura del Campus della Fondazione guidata dall’ex premier spagnolo suonano davvero come una "investitura" per un ulteriore ruolo di riferimento, per Fini, nell’ambito della famiglia politica dei moderati europei. "In questi tempi di crisi e di incertezza, abbiamo bisogno di leader, e lui lo è con la solidità, i principi, l’affidabilità, il coraggio, l’intelligenza e la generosità di Fini", prosegue Aznar.

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