Zagabria - Dopo la ragazza morta a Salerno, un altro incidente in mare, stavolta nell'Adriatico. Due turisti italiani sono morti in Croazia nello scontro della loro barca a vela con un fuoribordo.
Lo scontro L’incidente è avvenuto al largo dell'isola di Maslinovik, vicino Sebenico, nel centro del litorale croato. Le due vittime, un uomo e una donna, sono rimaste ferite alla testa al momento dello scontro. I loro corpi sono stati ripescati qualche ora più tardi dalla polizia. Secondo la stampa locale online, l’altra imbarcazione era guidata da un uomo d'affari croato, Tomislav Horvatincic: nè lui nè l’altra persona a bordo della barca sono rimasti feriti. Oltre ai due italiani, sulla barca a vela c'erano anche altre due persone, entrambe croate, sembra degli skipper, rimasti illesi. I due turisti italiani morti nell’incidente erano a bordo della loro barca a vela dal nome "Santa Pazienza", di proprietà di una persona di Padova. Il Ministero del mare e dei trasporti di Zagabria, confermando l’avvenuto in un comunicato, ha annunciato che sulla dinamica e le ragioni dell’incidente sarà aperta un’inchiesta. I corpi dei due italiani sono stati portati nel marina Kremik, vicino a Sibenik, in Dalmazia.
Lo yacht aveva la strumentazione rotta "Sfortunatamente il sistema di guida dell’imbarcazione si è guastato e non ero in grado di dirigerla in modo normale e uscire dalla rotta di collisione con l’altra barca. Ho fatto tutto il possibile per avvertire le persone sulla barca a vela ma purtroppo non sono riuscito ad evitare il tragico scontro". Così il controverso imprenditore croato in un comunicato spiega la dinamica dello scontro. Considerato uno dei maggiori imprenditori del settore edile in Croazia, Horvatincic è stato già interrogato dalla polizia, e domani dovrebbe fare una seconda deposizione. In Croazia è conosciuto per una serie di progetti di edifici di supermercati e appartamenti di lusso, in particolare nel centro di Zagabria.
Contro di lui negli ultimi anni si sono mosse alcune importanti organizzazioni non-governative per la difesa degli spazi pubblici sostenendo che avrebbe ottenuto i permessi per costruire nel centro storico della capitale in modo dubbio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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