La cronaca ferma il Festival. Mai un esordio così basso

Record negativo da quando esiste l’Auditel. Molti spettatori hanno preferito seguire "Chi l’ha visto?" sul dramma dei fratelli di Gravina

La cronaca ferma il Festival. Mai un esordio così basso

Sanremo - Gli ascolti più bassi da quando esiste l’Auditel (1984!). Mica male come record negativo. La prima serata del Festival è crollata sotto la noia e la tragedia di Gravina. Mai, neppure con la tanto criticata edizione di Ventura-Tony Renis si era arrivati a punte così in giù nella giornata di avvio della kermesse: poco più di sette milioni di spettatori e il 36,46 per cento di share, numeri che può raggiungere qualsiasi buona fiction su santi o eroi popolari. Per avere un’idea basta dire che l’esordio ha avuto due milioni e 700mila spettatori (otto punti di share) in meno rispetto allo scorso anno, cinque milioni in meno di quello dell’edizione guidata da Bonolis nel 2005 e meno della metà di quelli che si incollarono davanti al video nell’edizione condotta da Fabio Fazio nel 2000 (21 punti di share in meno!). Certo, lunedì l’attenzione del pubblico è stata catturata dal ritrovamento dei cadaveri dei due bambini pugliesi e i grandi numeri realizzati da Chi l’ha visto? lo stanno a dimostrare, però il crollo degli ascolti è dovuto anche ad altro. In primo luogo alla mancanza di appeal: una serata lunga e stancante.

I dirigenti Rai si consolano così, mettendo davanti la retorica del servizio pubblico e dell’offerta complessiva che la Tv di Stato può garantire su vari fronti, dal varietà ai fatti di cronaca. Vero, ma questo non basta a coprire il fatto che lo show non attira più pubblico e non coinvolge soprattutto i giovani (la percentuale più alta l’altra sera era tra gli over 65, anche se la media d’età si è abbassata dai 51 ai 49 anni). La musica, i ragazzi, la vanno a cercare altrove, Internet, Mtv e Sky. E una bella fetta di donne e anziani, tradizionale pubblico del Festival, se l’è portata via Chi l’ha visto? che attrae lo stesso tipo di spettatori. Il programma di Federica Sciarelli - che ha sempre seguito la vicenda e che ha avuto la «fortuna» di andare in onda a poche ore dal ritrovamento dei bambini in fondo al pozzo di Gravina - lunedì ha raccolto il record (cifre alte per il terzo canale) del 16,48 per cento di share e 4 milioni 410mila persone. La sua media stagionale si ferma all’11 per cento, quindi si capisce bene quanti punti abbia portato via a Raiuno (oltre che agli altri canali).

Il direttore di Raiuno Del Noce si rifugia anche dietro alla spiegazione che quest’anno il Festival comincia di lunedì (e non martedì) per via della partita di campionato infrasettimanale (questa sera): infatti davanti alla televisione c’era un bacino di persone inferiore di un milione rispetto allo scorso anno (27 invece di 28), ciò non toglie che quelli che guardavano la Tv, hanno scelto diversamente.

E, soprattutto, e questo deve far riflettere i vertici Rai, lo share complessivo delle tre reti Rai ha avuto due punti in meno (e altrettanti le tre Mediaset) rispetto alla prima serata dell’anno scorso. Dunque, perdita di spettatori a favore delle reti satellitari: anche in presenza di un grande evento come Sanremo.

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