Tiziano Lovisolo, il 24enne arrestato a Roma per gli scontri di piazza del 5 ottobre, deve rimanere agli arresti domiciliari. È quanto ha stabilito il giudice, rinviando l'udienza al 2 dicembre. Per lui le accuse sono di aggressione, lesione e resistenza a pubblico ufficiale, reati per i quali sta rischiando una condanna fino a 4 anni di reclusione. "In mattinata non è stata fatta nessuna attività processuale perché gli agenti della Digos hanno depositato nuovi documenti video", ha fatto sapere al quotidiano locale Ducato lo studio dell’avvocato Caterina Calia che difende il 24enne.
Proprio in considerazione dell'analisi di quei video, il giudice ha deciso di rinviare l'udienza di qualche settimana, anche in considerazione del fatto che la difesa di Lovisolo ha a sua volta depositato nuovi documenti facenti parte di una contro-inchiesta realizzata da una Ong con sede in Francia. Si tratterebbe di un rendering in 3D dei fatti del 5 ottobre che sarebbe "basato su un’analisi approfondita dei video che vanno a smentire la versione dei fatti presentata dagli agenti". Così spiega la Ong che si è impegnata a effettuare la ricostruzione per scagionare Lovisolo, unico tratto in arresto delle migliaia di persone presenti quel pomeriggio in cui la zona di Ostiense di Roma è stata trasformata in un campo di guerriglia civile dagli antagonisti.
A sostegno di Lovisolo si è speso anche Zerocalcare, non una novità per il vignettista legato all'ambiente dei centri sociali torinesi. Nel frattempo, le Ong e i centri sociali, nonché i collettivi e i gruppi organizzati legati alle frange antagoniste, stanno facendo rete per contrastare le azioni delle autorità nei confronti di chi ha partecipato alla manifestazione del 5 ottobre che, va sottolineato ancora una volta, non era stata autorizzata. "Se il 5 ottobre hai ricevuto un foglio di via e sei già in contatto con un avvocato per impugnarlo, segnalacelo compilando il form al link in bio.
Ricordiamo che la scadenza per l’impugnazione dei fogli di via emessi il 5/10 è il 4/12", si legge nel post condiviso in partnership dai Giovanipalestinesi (organizzatori di quella manifestazione) e l'European Legal Support Center. "Nonostante il livello della repressione in Italia sia in aumento, anche il tentativo di costruire una risposta comune lo è! Non esitate a segnalarci il vostro caso", concludono.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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