Gli 11 giorni in fuga, il nascondiglio nella villa e i 50mila euro: così è stato arrestato Giacomo Bozzoli

Dopo una fuga durata 11 giorni, Giacomo Bozzoli è stato arrestato per l'uccisione dello zio Mario. Con lui aveva un borsello con 50mila euro, era nascosto nel cassone del letto e si era fatto crescere barba e baffi

Gli 11 giorni in fuga, il nascondiglio nella villa e i 50mila euro: così è stato arrestato Giacomo Bozzoli
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Fine della latitanza per Giacomo Bozzoli, arrestato nella sua villa di Soiano, sul lago di Garda. Le forze dell'ordine l'hanno trovato nascosto nel cassettone del letto. L'uomo è stato condannato all'ergastolo in via definitiva per l'uccisione dello zio Mario e per la soppressione del suo cadavere e dopo una fuga di 11 giorni all'estero è tornato in Italia. Quando è stato trovato aveva barba e baffi per rendersi meno riconoscibile. "Abbiamo avuto contezza della sua presenza nella villa di Soiano dove siamo entrati nel pomeriggio e, superando qualche difficoltà, l'abbiamo trovato nascosto in un cassettone del letto matrimoniale con accanto un borsello con dentro 50mila euro", ha dichiarato il procuratore di Brescia Francesco Prete parlando delle modalità della cattura. L'uomo è accusato di aver tolto la vita allo zio e di aver "commissionato" la soppressione del suo corpo, gettato in uno dei forni della Fonderia di Marcheno.

Non è ancora chiaro quando l'uomo abbia fatto rientro in Italia e come sia riuscito a passare i controlli di polizia lungo il tragitto. Le ultime notizie che si avevano di lui lo collocavano in Spagna, dove era fuggito insieme alla sua famiglia prima della sentenza a bordo della sua Maserati. Quando è stato individuato nel Paese iberico, però, la sua compagna e il figlio hanno fatto rientro in Italia in treno mentre l'uomo ha proseguito la sua fuga. Tuttavia, le forze dell'ordine e gli inquirenti erano pressoché certi che Bozzoli, da solo, non avrebbe proseguito a lungo la sua fuga.

Nelle scorse ore gli inquirenti hanno sentito il figlio, un bambino di 9 anni, che è stato ascoltato in audizione protetta alla presenza degli psicologi forensi, e ha confermato la versione di sua madre. La fuga è stata raccontata da bambino come una "vacanza" in Spagna con una tappa in Costa Azzurra. Su Bozzoli pendeva un mandato di arresto europeo ma le ricerche erano state estese a tutto il mondo, nel dubbio che dalla Spagna l'uomo potesse prendere un aereo per raggiungere l'altra parte del mondo.

Bozzoli sarebbe arrivato fino a Marbella, estremità meridionale della Spagna in direzione del Marocco, dove si è registrato in un hotel locale.

È qui che le immagini delle telecamere di sorveglianza l'hanno ripreso lo scorso 30 giugno. Ora Bozzoli dovrà fornire spiegazioni esaustive agli investigatori in merito alla sua fuga all'estero. Si sospetta che possa aver avuto dei complici lungo la fuga.

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