Continuano le ricerche di Giacomo Bozzoli, il 39enne bresciano condannato in via definitiva all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, ucciso nella fonderia di famiglia a Marcheno, in Val Trompia, la sera dell'8 ottobre 2015. Mercoledì pomeriggio, il figlio di Bozzoli, è stato accolto negli uffici della procura di Brescia e sentito in audizione protetta. Secondo fonti investigative, il bambino avrebbe confermato la versione della madre, Antonella Colossi, ma non sarebbero emersi dettagli utili a ricostruire gli spostamenti del fuggitivo dopo il verdetto della Cassazione, emesso lo scorso 1°luglio.
L'audizione del figlio di Bozzoli
Come da prassi, trattandosi di un minore, l'audizione si è svolta in presenza di psicologi forensi. Il bambino avrebbe di fatto confermato il racconto della madre in merito alla vacanza in Spagna, poi terminata a Marbella lo scorso 30 giugno. Rientrata in Italia lo scorso lunedì, Antonella Colossi è stata sentita già due volte dagli inquirenti bresciani. La donna, che non è indagata né indagabile per favoreggiamento personale, avendo un legame sentimentale con Bozzoli, ha fornito la propria versione precisando di non sapere dove si trovi attualmente il compagno.
L'indagine sugli eventuali complici
Intanto gli pm indagano anche su eventuali complici che possano aver favorito la fuga del 39enne. Come conferma il Corriere della Sera, la procura di Brescia ha aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di reato per procurata inosservanza della pena. Gli investigatori non escludono che qualcuno possa aver fornito a Bozzoli un passaporto contraffatto. Un documento necessario al fuggitivo, sul quale spicca un mandato di cattura europeo e le cui ricerche sono estese in tutto il mondo, per spostarsi. Sotto la lente di ingrandimento ci sarebbe il giro dei rottamai di etnia sinti che, in tempi non sospetti, si rivolgevano al 39enne per fondere l'ottone.
Dove è stato visto l'ultima volta
Bozzoli è stato avvistato per l'ultima volta a Marbella la mattina del 30 giungo, il giorno prima che la condanna all'ergastolo diventasse definitiva. L'uomo è stato immortalato dalla telecamere dell'Hard Rock hotel di Marbella assieme alla moglie e al figlioletto. Poi, da quel momento, sembra essere svanito nulla.
Chi indaga ipotizza che possa essersi imbarcato su una nave mercantile utilizzando, per l'appunto, il passaporto falso. Non si esclude neanche che il 39enne possa trovarsi in Sud America o abbia raggiunto le isole di Capo Verde. Le ricerche sono estese in tutto il mondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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