"Solo un cavillo". Da 5s e Verdi ancora fango dopo l'assoluzione del Cav

Dai Cinquestelle ai Verdi, passando per l'ex pm Luigi De Magistris, la sinistra radicale continua a considerare Silvio Berlusconi un colpevole che l'ha fatta franca grazie a un cavillo giudiziario e ai soldi

"Solo un cavillo". Da 5s e Verdi ancora fango dopo l'assoluzione del Cav

Silvio Berlusconi è stato assolto "perché il fatto non sussiste" eppure i grillini e l'estrema sinistra sembrano non volersi arrendere all'evidenza dei fatti.

"L'assoluzione è netta nella formula. È necessario però leggere le motivazioni della sentenza per capire il ragionamento dei giudici", premette l'ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, convinto che "di fronte a fatti che appaiono oggettivi ed evidenti quali le utilità varie trasferite da Berlusconi alle ragazze coinvolte il Tribunale non abbia ritenuto sussistere la prova dei reati contestati dai pubblici ministeri che avevano chiesto la condanna a sei anni". Secondo l'ex pm "ci potrebbero essere ragioni di natura formale come la ritenuta inutilizzabilità di atti del procedimento" in quanto le ragazze, durante le indagini preliminari, sarebbero dovute essere state ascoltate "come indagate e non come persone informate sui fatti". E conclude:"Poi può anche accadere - conclude - che non tutto quello che è indegno sia anche reato. Dal panpenalismo al vittimismo ci può essere un battito d'ali di farfalle". Insomma, Berlusconi è stato assolto per un cavillo e, in ogni caso, anche se non ha commesso un reato, ha compiuto qualcosa di immorale.

Dello stesso tenore sono le dichiarazioni di Angelo Bonelli, leader di Europa verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che si stupisce dell'esultanza dei parlamentari di centrodestra per l'assoluzioni di Berlusconi visto e considerato che è stato appurato il fatto "che le ragazze hanno mentito con false testimonianze, come ha ribadito la procuratrice Siciliano e che l'assoluzione avviene proprio su un cavillo giuridico che ha impedito che i verbali delle ragazze potessero essere acquisiti agli atti processuali perché solo testimoni e non indagate". Bonelli giudica "sconcertante la revoca di costituzione di parte civile nel processo decisa dal governo Meloni solo qualche giorno prima della sentenza di oggi". Ma non solo. Alla fine del lungo ragionamento di Bonelli si scopre che Berlusconi l'avrebbe fatta franca perché facoltoso: "Il fatto che la vicenda Ruby sia stata circondata da menzogne è stato accertato da due sentenze passate in giudicato. Quanto accaduto dimostra che il sistema giudiziario italiano consente a chi ha più risorse per pagare gli avvocati di rimanere impunito", si legge ancora nella nota diffusa da Bonelli, secondo cui "quello che serve non è una commissione d'inchiesta contro i giudici, come vuole il centrodestra, ma una riforma della giustizia che renda tutti davvero uguali di fronte alla legge".

Contro la commissione d'inchiesta si scagliano, ovviamente, anche i grillini."Non auguro a nessuno e non ci auguriamo mai una condanna penale per le persone, tanto meno per un avversario politico. Ho visto però manifestazioni di grande giubilo alla Camera da parte dei parlamentari di maggioranza. Qui prenderei le distanze, perché i comportamenti dedotti nel processo non mi sembrano comunque edificanti", ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte che, intercettato dall'Adnkronos vicino a Montecitorio. E ha aggiunto: "Su questo prendo una netta distanza, perché i comportamenti accertati nel corso del processo, seppur dopo questo primo grado non penalmente rilevanti, non mi sembrano edificanti, sul piano etico e tali da suscitare tutto questo entusiasmo". Anche il leader del M5s si dice contrario alla nascita di una commissione d'inchiesta sulla magistratura e suggerisce "un'inchiesta sull'etica pubblica". Dello stesso tenore sono le parole di Barbara Floridia, capogruppo M5S al Senato, che sentenzia: "A quelli di Forza Italia e della maggioranza il tripudio per la sentenza di assoluzione di Silvio Berlusconi ha dato alla testa. La loro richiesta di una commissione d'inchiesta "sull'uso politico della magistratura" è pericolosa e puzza lontano un miglio di una resa dei conti della Destra verso la magistratura".

E ancora: "Fanno di un fatto personale che riguarda il loro capo un caso politico, rigettando il Paese in un dibattito di oltre 15 anni fa che speravamo di esserci lasciati alle spalle. Speriamo che finiti i festeggiamenti si occupino finalmente di cose serie e non di simili sciocchezze". Come se la riforma della giustizia sia una sciocchezza anziché un problema serio da affrontare...

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