Bloccarono il traffico per protesta, a processo attivisti di Ultima Generazione

Quattro attivisti di Ultima Generazione ed Exctinction Rebellion compariranno in tribunale fra un paio di giorni, a Massa. Devono rispondere dell'accusa di aver bloccato il traffico dei mezzi pesanti sulla strada dei Marmi, l'arteria che porta alle cave di Carrara, in segno di protesta

La protesta sulla strada dei Marmi dello scorso anno
La protesta sulla strada dei Marmi dello scorso anno
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Sono accusati di aver bloccato temporaneamente la strada che conduce alle cave di marmo a Carrara, impedendo il passaggio dei camion. Lo fecero a loro dire per protestare contro il governo di allora e chiedere all'esecutivo di "arginare l'estrattivismo indiscriminato che devasta il territorio circostante e tiene sotto scacco la popolazione". Un'azione che ha però causato non pochi disagi, iniziando dal traffico completamente congestionato. E stando a quanto riportato dal quotidiano La Nazione, i quattro attivisti protagonisti della vicenda finiranno quindi a processo, con la prima udienza fissata presso il tribunale di Massa per le 10 di giovedì prossimo. Questa la vicenda che arriva dalla Toscana e che coinvolge quattro militanti di Ultima Generazione ed Exctinction Rebellion Versilia.

Per un episodio concretizzatosi ormai più di un anno fa: era infatti il 10 giugno del 2022 quando le quattro persone in questione, stando a quanto ricostruito dall'accusa, bloccarono in toto la strada dei Marmi. Si tratta di un'arteria di oltre cinque chilometri, inaugurata a Carrara nel 2012, che viene percorsa dai mezzi adibiti al trasporto di materiale lapideo estratto dalle celebri cave. Gli attivisti, quel giorno, invasero a quanto pare la strada arrivando sino all'altezza dell'Aurelia e della rotonda dei Marmi. Una via che in quel momento era percorsa dai mezzi pesanti che stavano trasportando il marmo a valle. E i conducenti, non senza sorpresa, si accorsero della presenza di alcune persone sdraiate sull'asfalto e intente a tenere in bella vista alcuni striscioni, nel bel mezzo della carreggiata. “Basta devastazione” e "Lavoro non distruttivo", si leggeva sugli striscioni.

In un post pubblicato il 12 giugno 2022 sulla pagina Facebook di Exctinction Rebellion Italia, i manifestanti si dissero consapevoli del fatto che il loro gesto avrebbe attirato "la rabbia dei lavoratori, la repressione della polizia, la denuncia", ma di voler protestare per porre l'accento sullo sfruttamento a loro dire intensivo della risorsa principale del territorio carrarese. E a nulla valsero gli inviti a spostarsi rivolti dai camionisti. Anzi: una manifestante si incatenò addirittura ad un camion, mentre altri due attivisti si legarono fra loro con un u-lock.

Fu necessario l'intervento delle forze dell'ordine per risolvere quella situazione di stallo: i manifestanti, che non avevano a quanto sembra alcuna intenzione di liberare il passaggio, furono caricati di peso sulle volanti e portati via.

Per tutti loro scattò una sanzione da 133,33 euro, oltre al divieto di avvicinarsi a quei luoghi per un anno e tre mesi. E fra due giorni, dovranno a quanto pare rispondere di quel blitz anche in tribunale.

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