Vetro nel pane, la procura di Milano indaga: ipotesi di “commercio di sostanze nocive”

Il fascicolo aperto nei giorni scorsi dalla pm Isabella Samek Lodovici. Indagato il legale rappresentante del produttore del pane per la partecipata Milano Ristorazione

Vetro nel pane, la procura di Milano indaga: ipotesi di “commercio di sostanze nocive”
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Commercio di sostanze alimentari nocive. È questa l’ipotesi su cui si muove la procura di Milano che indaga sul "caso mense" nelle scuole del capoluogo lombardo. Il fascicolo è stato aperto nei giorni scorsi con l'ipotesi di reato appunto disciplinata dall'articolo 444 del codice penale, e vede indagato il legale rappresentante del subfornitore del pane di Milano ristorazione, la partecipata del comune di Milano che si occupa di fornire il cibo nelle scuole, a partire dai nidi, ma anche in alcune rsa e ospedali.

Due gli episodi contestati nell’inchiesta: i frammenti di vetro ritrovati nel pane il 28 febbraio e il 4 marzo, il primo alla scuola “Rinnovata Pizzigoni” e il secondo alla primaria Cantù di via dei Braschi.

Dalle prime analisi del Nas dei Carabinieri, che sta conducendo le indagini su delega della procura, il vetro proverrebbe dalla produzione del pane e non dalle scuole, per cui è opportuno verificare se vi sia stata contaminazione della produzione. Nulla viene contestato sul caso del colore Si attende dunque l’esito della consulenza tecnica disposta dalla pm Isabella Samek Lodovici che ha quindi sequestrato la massa del pane.

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