Ergastolo per Benno Neumair

La Cassazione conferma l'ergastolo definitivo per Benno Neumair, responsabile del duplice omicidio e occultamento dei cadaveri dei genitori

Ergastolo per Benno Neumair
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Condanna confermata per Benno Neumair il 33enne responsabile dell'omicidio dei suoi genitori. La Cassazione ha infatti decretato l'ergastolo nei confronti del giovane, come era stato deliberato in primo grado (novembre 2022) e in appello (ottobre 2023).

La ricostruzione del delitto

Il duplice omicidio si consumò nella notte del 4 gennaio 2021 all'interno dell'abitazione di famiglia, un appartamento di Bolzano. Neumair, all'epoca 30enne, strangolò con un cordino da alpinista i genitori Laura Perselli e Peter Neumair nella loro casa di via Castel Roncolo. Poi tentò di disfarsi dei cadaveri gettandoli nelle acque del fiume Adige. Il giorno successivo, si recò presso la caserma dei carabinieri di Bolzano per denunciare la scomparsa del padre e della madre. Si pensò dunque inizialmente a un incidente in montagna, dato che i due, dopo la pensione, amavano fare passeggiate. Neumair finse di collaborare con gli inquirenti. La storia, però, cominciò a non reggere, anche perché i cellulari dei coniugi risultavano spenti già dalla sera prima della loro scomparsa.

Il 28 gennaio 2021, dopo essere stato accusato, il giovane si presentò in caserma per costituirsi, dichiarandosi però innocente. Venne quindi recluso dietro le sbarre del carcere di Montorio. L'11 febbraio, confessò.

Il ritrovamento dei corpi

Il corpo di Laura Perselli fu ritrovato il 6 febbraio 2021, e proprio il rinvenimento del corpo spinse Neumair alla confessione. Il cadavere di Peter Neumair, invece, venne recuperato dalle acque dell'Adige il 27 aprile 2021.

La condanna definitiva

Il processo a carico di Benno Neumair è cominciato il 4 marzo 2022. Accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere, è stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Bolzano il 19 novembre 2022. La sua difesa tentò di ottenere delle attenuanti, facendo presente che l'imputato aveva confessato spontaneamente. Nell'ottobre 2023 la corte d'Assise ha confermato tale condanna.

Nel corso

della giornata di oggi, giovedì 12 settembre, anche i giudici della Cassazione hanno confermato l'ergastolo, rigettando di fatto il ricorso. La decisione è arrivata di pomeriggio, dopo tre ore di seduta.

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