Novità sull’ex Ilva di Taranto. Lunedì 4 novembre la sezione crisi d’impresa del tribunale di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza di Acciaierie d’Italia Holding, già posta in amministrazione straordinaria nella primavera scorsa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. I giudici hanno dunque accolto il ricorso promosso da Acciaierie d’Italia spa in amministrazione straordinaria, accertando – con l’ausilio di un supporto consulenziale – uno squilibrio finanziario di quasi 1 miliardo di euro.
All’esito dell’accertamento, al quale hanno preso parte anche il socio privato Ancelormittal Italy Holding srl e il socio pubblico Invitalia spa, è stato confermato"uno squilibrio finanziario di quasi 1 miliardo di euro, di composizione eterogenca, per lo più riconducibile a debiti verso i soci, verso professionisti e fornitori”, si legge nella nota diffusa dal tribunale. La verifica di stato passivo è stata fissata davanti al giudice delegato della procedura, dottoressa Laura De Simone, per il 5 marzo 2025.
Una novità dal fronte giudiziario mentre il destino dell’ex Ilva è tutto da scrivere. Nei giorni scorsi il governo, con il sottosegretario Alfredo Mantovano, ha confermato che la situazione è complessa ma ci sono dei segnali positivi. Il governo si è confrontato con i sindacati sulla gara per la nuova proprietà: in lizza 15 aziende, ma di queste solo 3 puntano ad acquisire tutti gli impianti come invocato dalle sigle.
Riflettori accesi sulla componente ambientale e soprattutto sui posti di lavoro da difendere: attualmente 2 mila operai sono in cassa integrazione. Ricordiamo che il ministro Adolfo Urso ha fissato l’inizio del 2025 come obiettivo della possibile assegnazione. Seguiranno aggiornamenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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