
Per l'omicidio della vicina di casa Marta Di Nardo (nella foto) il 47enne Domenico Livrieri è stato condannato ieri a 25 anni di carcere. Una perizia disposta dalla Corte d'assise gli ha riconosciuto la seminfermità mentale, valida come attenuante che ha prevalso sulle aggravanti. Il 4 ottobre 2023, al momento dell'omicidio della 60enne il cui corpo è stato tagliato in due e nascosto in casa per oltre due settimane, Livrieri avrebbe dovuto trovarsi in una Rems per una precedente condanna per lesioni e violenza sessuale. Tuttavia l'uomo era libero per mancanza di posto in una delle strutture per malati psichiatrici socialmente pericolosi.
Il pm Leonardo Lesti aveva chiesto appunto 25 anni. La Corte presieduta dal giudice Antonella Bertoja ha anche deciso una provvisionale di 20mila euro a favore dei familiari della vittima. Livrieri, difeso dall'avvocato Diego Soddu, era in cura da tempo per problemi mentali e ha confessato l'omicidio commesso per denaro. Lui e la vittima vivevano entrambi nelle case popolari di via Pietro da Cortona. Quel giorno si erano incontrati nell'appartamento di Livrieri perché l'uomo doveva restituire alla vicina un prestito di 20 euro. Dopo l'omicidio il 47enne aveva usato il bancomat della donna per prelevare 170 euro.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, mentre erano seduti sul bordo del letto a parlare, appena la donna si è voltata, Livrieri l'ha colpita al collo con un coltello da cucina di 50 centimetri.
Poi ha nascosto il cadavere sotto il letto per una settimana, infine lo ha tagliato in due «all'altezza delle anche» con la stessa arma, avvolgendo «ciascun pezzo all'interno di due coperte» e nascondendolo nella botola-soppalco sopra la cucina fino al ritrovamento del 20 ottobre.Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 60 giorni. I giudici hanno disposto anche la misura di sicurezza del collocamento in una Rems per cinque anni a pena espiata.
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