Decathlon costretta a risarcire 19mila euro a un cliente rimasto invalido dopo essersi ferito con un antitaccheggio. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Venezia, ed è provvisoriamente esecutiva, tuttavia sembra che l'azienda di articoli sportivi presenterà presto l'appello.
La ferita e l'invalidità al 3%
L'episodio sul quale si è pronunciato il giudice della città lagunare si è verificato nel 2015. Il cliente, un uomo che all'epoca aveva 54 anni, si stava provando un paio di scarpe nel punto vendita Decathlon di Mestre, quando era rimasto ferito al piede. Prima il dolore, fortissimo, poi la scoperta. Un chiodo antitaccheggio, insierito all'interno della scarpa, era penetrato nel tallone destro del suo piede. Parliamo di una punta di ben due centimetri.
L'estrazione dell'oggetto aveva provocato un'importante perdita di sangue e malgrado l'intervento dei medici all'uomo fu riconosciuta un'inabilità temporanea di circa 45 giorni, a cui poi si aggiunge un'invalidità del 3%. In sostanza, da quanto emerge, il cliente ferito non sarebbe più riuscito a recuperare la piena funzionalità del piede. Da qui la decisione di avviare una causa civile contro l'azienda francese.
La placca antitacheggio era aperta
Secondo quanto riferito dall'accusa, il chiodo antitaccheggio era stato inavvertitamente lasciato all'interno della scarpa senza copertura. Un fatto grave. Inizialmente, però, Decathlon non aveva risposto, senza costituirsi durante il processo.
Dalla parte del cliente, però, ci sono le testimonianze dell'amico che era con lui, e del giovane commesso presente al momento della prova dell'articolo sportivo. "Per capire cosa fosse successo ho preso in mano la scarpa constatando che una placca antitaccheggio era aperta ed il chiodo rimasto scoperto l'aveva ferito", è quanto riferito da quest'ultimo, come riportato da Il Corriere. Secondo il medico perito convocato dal tribunale, a seguito della ferita si era inoltre sviluppata una dermatite piuttosto seria.
La sentenza di condanna e il risarcimento
Dopo anni arriva la sentenza in primo grado emessa dal giudice Maddalena Bassi. Decathlon Italia è stata condannata a pagare una somma pari a 15 mila euro per il danno riportato dal cliente, assistito dagli avvocati Niccolò Bullo e Augusto Palese, oltre alle spese legali di 4 mila euro.
Secondo la giudice, infatti, è l'azienda a essere responsabile della sicurezza dei suoi prodotti. Decathlon dovrà sborsare la cifra stabilita, ma già si parla dell'intenzione dell'azienda di presentare ricorso.
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