"Force Blue è stato svenduto". Flavio Briatore cita per danni il giudice e il commercialista

L'imprenditore ha chiesto un risarcimento di quasi 13milioni di euro per la svendita dello yacht Force Blue

"Force Blue è stato svenduto". Flavio Briatore cita per danni il giudice e il commercialista
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La saga dello yacht Force Blue continua. L'imprenditore Flavio Briatore, ex proprietario dell'imbarcazione di lusso, come riferisce il quotidiano La Repubblica, ha deciso di citare per danni davanti al tribunale di Torino il commercialista e il giudice per la vendita dello yach, avvenuta quasi 15 anni fa. Tutto inizia nel 2010, quando Briatore finì al centro di un'inchiesta giudiziaria per frode fiscale.

La Guardia di finanza, su indicazione della procura di Genova che aveva la giurisdizione, sequestrò l'imbarcazione, che è tra 100 yacht più grandi mai costruiti. Il Force Blue è stato realizzato nel 2010 dai cantieri Royal Denship su commessa di Autumn Sailing, che fa capo a Flavio Briatore. L'accusa verteva sull'ìpotesi che lo yacht venisse utilizzato per attività di noleggio turistico. Nel 2018, la Corte di Cassazione ha annullato in parte la condanna effettuata in Appello, chiedendo che venisse avviato un nuovo giudizio, che si concluse con la piena assoluzione, anche per i fatti contestati per i quali è sopraggiunta la prescrizione. Nonostante sia stato assolto dall'accusa di aver evaso il fisco, Flavio Briatore in quel caso non ha ottenuto alcun rimborso per la vendita del Force Blue, che è stato ceduto dal custode giudiziario dopo essere stato confiscato.

La vendita è stata effettuata nel 2021 e ad acquistare l'imbarcazione è stato Bernie Ecclestone, ex magnate di Formula Uno, per una cifra di poco superiore ai 6milioni di euro, ben al di sotto del valore di mercato. Prima della vendita, lo yacht è rimasto fermo per anni e l'intero iter giudiziario che ha poi portato all'assoluzione è durato 12 anni.

In base alla legge del 1988, Briatore chiede un rimborso di poco meno di 13milioni di euro, per la precisione 12,6milioni, all'amministratore giudiziario in solido con la Presidenza del Consiglio. Nel caso in cui questo gli venga concesso, la Presidenza del Consiglio può rivalersi, attraverso la Corte dei Conti, sugli stessi magistrati della Corte d'Appello.

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