Un ventennio di violenza, nei confronti della moglie - che costringeva a indossare il velo islamico e a rispettare i suoi ordini- e anche delle figlie a cui era vietato "vestirsi all'occidentale" e persino parlare in italiano in casa. Oggi le donne sono finalmente libere dalle vessazioni dell'uomo, un marocchino di 60 anni, che è stato condannato a dieci anni di carcere per maltrattamenti e abusi sessuali. L'ultimo gravissimo episodio nei confronti della famiglia che risiedeva a Pavullo nel Frignano, nell'Appennino modenese, riguarda una delle figlie: un anno fa padre l'ha picchiata fino a procurarle fratture multiple solo perché aveva chiesto il permesso di dormire da un'amica. E' stata la classica "goccia" che ha fatto traboccare il vaso: madre e figlie si sono fatte coraggio a vicenda e hanno deciso di denunciarlo.
Stando a quanto riportato dalla stampa locale, gli abusi si sarebbero protratti per oltre un ventennio. In primis quelli sulla consorte: su di lei, lo straniero esercitava un controllo pressoché totale. Le imponeva il velo, malmenandola quando si rifiutava di obbedire ai suoi ordini: la prendeva per i capelli e la rinchiudeva in camera. In alcune occasioni, stando a quanto dichiarato dalla vittima, la picchiò quando era incinta della prima figlia. Le impediva di uscire, se non per motivi che lui stesso reputava strettamente necessari. E in diverse occasioni l'avrebbe stuprata, costringendola a consumare rapporti sessuali senza il suo consenso. Secondo gli inquirenti però, la furia del marocchino si sarebbe riversata con il tempo anche sulle due figlie della coppia. Che potevano godere di un margine di libertà più ampio rispetto alla madre, ma che dovevano comunque sottostare alle disposizioni del papà senza discuterle: quest'ultimo a quanto sembra si arrabbiava quando le sentiva esprimersi in italiano fra le mura domestiche, arrivando non di rado a picchiarle.
Era sempre lui poi ad avere l'ultima parola in termini di vestiario: non avrebbe dato loro il permesso di uscire, qualora avessero indossato capi d'abbigliamento che giudicava non decorosi. Una situazione andata avanti a lungo, sino alla goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso: circa un anno fa, il nordafricano spinse fuori dalla doccia la figlia che le aveva chiesto il permesso di dormire da un'amica, procurandole fratture multiple alle costole.
E a quel punto, le tre donne avrebbero detto "basta": avrebbero approfittato dell'assenza del sessantenne, volato in Marocco per qualche giorno (dove a quanto sembra aveva un'altra famiglia) per denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine. L'extracomunitario è quindi finito a processo e il giudice del tribunale di Modena si è espresso, ponendo la parola "fine" alla storia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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