"Ho visto anche le lettere che Alice ha scritto a *** con la piuma che gli ha regalato lei. Gli dice: "Ma tu chi sei? Che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei pensieri più segreti?". Così racconta un testimone vicino al terzo uomo, figura che al momento non risulterebbe indagata e non è nota ai media, che si inserisce nel caso di Alice Neri, l'operaia di 32 anni trovata carbonizzata nella sua auto a Fossa di Concordia, in provincia di Modena. Queste parole, che riprendono i famosi versi di William Shakespeare e anticipate a ilGiornale.it, sono state riportate dal testimone ad Alessandro Politi, giornalista del programma Rai Storie Italiane, che questa mattina proporrà il reportage completo sulla vicenda. Lo stesso giornalista ha sentito la famiglia di Alice Neri, nella persona del fratello Matteo Marzoli, che ha dichiarato che loro risulterebbe "tutt'altro" rispetto a quanto riferito dal testimone.
Il principale indiziato per questo omicidio è Mohamed Gaaloul, attualmente in carcere. La persona ascoltata da Alessandro Politi racconta che Alice si sarebbe innamorata del terzo uomo, al quale, secondo il testimone, avrebbe anche scritto le presunte lettere. "*** il giorno prima le aveva detto che tra loro non ci poteva essere altro che amicizia. E lei il giovedì, diciamo la sera in cui è uscita con Marco, tutto il giorno lo ha provocato in fabbrica", dice ancora questa persona al giornalista, rivelando anche alcuni dettagli sul rapporto tra i due: "Quello che mi aveva detto *** all'epoca dei fatti era che lui aveva avuto un certo feeling con lei, ma era un parlare. Cioè, che lei gli confidava i suoi problemi, i problemi con il marito...". Inoltre, questa persona ha raccontato di alcune foto "che lei gli mandava" ma il terzo uomo, a suo dire, agli inquirenti, questo "non l'ha detto. Forse perché voleva salvaguardare la sua immagine, l'immagine di Alice".
A detta del testimone, sembra che Alice Neri avesse sviluppato un forte sentimento nei confronti del terzo uomo al quale, come racconta la persona sentita dal giornalista, lei avrebbe anche detto delle bugie: "A *** non ha mai detto degli altri tradimenti. A *** ha detto: 'Guarda, quello che è successo tra di noi non mi era mai successo prima in tanti anni di matrimonio, è la prima volta'". Poi, la persona continua: "*** ha saputo che si vedeva con Marco e non per i motivi che gli ha raccontato lei, perché lei raccontava che questo Marco era ossessivo nei suoi confronti, che voleva vederla e quindi lei andava a chiarire la sua posizione da donna sposata. Quando poi abbiamo scoperto che non è così. Questo è quello che mi ha detto ***". Marco, che il testimone cita nel suo racconto, è un amico di Alice, nonché collega, che avrebbe trascorso con lei alcune ore prima dell'omicidio.
Le parole di questo testimone, ovviamente, non possono essere assunte come verità incrollabile ma riferisce che il terzo uomo e Alice si sono visti "il giorno prima, il 16, e lui le ha detto che, comunque, tra loro non poteva esserci altro che un'amicizia, che se lei voleva poteva contare su di lui come amico per parlare, per darle una mano. Ma che non ci poteva essere altro". A tal proposito, il testimone ha raccontato un altro presunto episodio significativo a Politi: "Quando lei firmò il contratto, la proroga di lavoro, e si incontrano anche con altri colleghi (...
) anche lì gli altri hanno visto che lei era molto su di giri. Praticamente lei scappò piangendo e *** la rincorse per capire cos'era successo. E Alice gli disse: 'Allora non hai capito che io sono innamorata di te?'".
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