Non solo Qatar, spunta il Marocco: tutte le mosse di Panzeri

Lo scandalo sulla presunta corruzione rischia di allargarsi. L'ex eurodeputato Pd Panzeri è sospettato di essere intervenuto politicamente anche "a beneficio del Marocco"

Non solo Qatar, spunta il Marocco: tutte le mosse di Panzeri

Non solo l'Europa: secondo gli inquirenti ci sarebbe stato anche il Marocco. Lo scandalo sulla presunta corruzione rischia di allargarsi ancora. L'ex eurodeputato Antonio Panzeri è infatti "sospettato" di essere intervenuto "politicamente" con i membri che lavorano al Parlamento Europeo "a beneficio di Qatar e Marocco, contro pagamento". Lo si legge in uno degli atti dell'indagine che la procura federale belga ha avviato per "corruzione di funzionari e membri degli organi delle Comunità europee e di Stati esteri, riciclaggio e associazione per delinquere". Nel documento - come giusto che sia - si precisa comunque che vige la "presunzione di innocenza"; intanto però gli inquirenti continuano a raccogliere materiale per approfondire la vicenda.

L'accusa: "Intervenne anche per il Marocco"

Secondo i nuovi elementi trapelati, l'ex eurodeputato Pd ora indagato a Bruxelles e in stato di fermo avrebbe avuto condotte sospette anche "a beneficio" del Marocco. L'accusa aprirebbe dunque nuovi e ulteriori scenari al caso che, tra gli altri, ha coinvolto anche la vice presidente del Parlamento Europeo, Eva Kaili. Nelle carte in mano agli investigatori e trasmesse dalle autorità belghe a quelle italiane, sarebbero state raccolte informazioni anche sulle vacanze della famiglia Panzeri. Stando a quanto emerge, apparentemente l'ex eurodeputato si sarebbe potuto permettere, con la moglie Maria Dolores Colleoni, soggiorni per un costo che arrivava fino a "100mila euro".

Le intercettazioni

Colleoni, riferiscono gli inquirenti belgi, avrebbe infatti detto al marito "che non poteva permettersi di spendere 100mila euro per le vacanze come l'anno scorso e che pensava che l'attuale proposta, 9mila euro a persona solo per l'alloggio, era troppo costosa". La consorte e la figlia dell'ex sindacalista della Camera del Lavoro di Milano risultano anch'esse tra gli indagati. "Sapevano dei doni", sostengono gli inquirenti facendo riferimento alla trascrizione delle intercettazioni telefoniche. Come si legge in un atto che riporta la sommaria descrizione della vicenda per la quale è stato emesso il mandato di arresto europeo, moglie e figlia, accusate degli stessi reati contestati all'ex eurodeputato, "paiono essere consapevoli delle attività del marito/padre e addirittura di partecipare nel trasporto dei 'regali' dati al Marocco attraverso Abderrahim Atmoun, ambasciatore del Marocco in Polonia".

Articolo1 sospende Panzeri

Intanto, sul fronte politico, la commissione di garanzia di Articolo Uno Lombardia ha sospeso Antonio Panzeri dall'anagrafe degli iscritti.

"Nell'esprimere sconcerto per quanto sta emergendo, Articolo Uno esprime fiducia nell'autorità giudiziaria e auspica che Panzeri possa dimostrare la sua estraneità a una vicenda del tutto incompatibile con la sua storia e il suo impegno politico", si legge in una nota di Articolo Uno.

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