Sono stati resi noti gli sviluppi della querela presentata da Liliana Segre nei confronti della scrittrice Cecilia Parodi. La procura di Milano ha deciso di procedere con l'iscrizione nel registro degli indagati per diffamazione aggravata, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa nei confronti della senatrice a vita. Tutto è partito da un post pubblicato dall'attivista pro-Palestina e da un video condiviso, sempre sui suoi profili social, nel quale esternava una serie di dichiarazioni ritenute antisemite e profondamente offensive.
Tra le altre cose, la scrittrice in quei video diceva: "Odio tutto gli ebrei, odio tutti gli israeliani, dal primo all'ultimo, odio tutti quelli che li difendono". E ancora: "Vi odio perché mi avete rovinato la vita, la fiducia, la speranza". E poi: "Non basterebbe piazzale Loreto, servirebbe piazzale Tienanmen. Giuro che sarò in prima fila a sputarvi addosso". Non è da escludersi che il video, con questi toni, sia stato fatto esclusivamente per recuperare qualche like in più da parte della sua comunità social, fortemente anti-israeliana, consapevole del fatto che alzando i toni aumenta l'hype. Tuttavia, stavolta ha evidentemente suprato il limite della tolleranza e ha trovato la querela di Liliana Segre ma anche quella del console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, Marco Carrai, per istigazione all’odio razziale e all’omicidio.
Il pubblico ministero di Milano, Leonardo Lesti, ha aperto un fascicolo e ora si attendono gli sviluppi dell'inchiesta. Per il momento, Cecilia Parodi non ha rilasciato alcuna dichiarazione e non ha diffuso nessun contenuto social in merito all'iscrizione nel registro degli indagati. A far scalpore, quando è emersa la vicenda, è stata soprattutto la vicinanza della scrittrice con il mondo del Partito democratico, che lo scorso febbraio 2024 ha partecipato a un convegno organizzato dai giovani del Pd e venne poi ospitata all'evento del 30 giugno "Dialogues for Gaza" nell'ambito del Villa Ada Festival di Roma.
Ma nel mese di luglio, dopo che il video ha scatenato le polemiche che hanno poi portato alla querela, parodi è stata anche ospite a un convegno a Napoli, con il sindaco partenopeo Luigi De Magistris, durante il quale auspicò che "il sionismo diventi illegale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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