Pescara, condannati a 19 e 16 anni i due minori accusati dell'omicidio di Christhofer "Crox" Luciani

I due coetanei hanno ricevuto una pena inferiore alla richiesta del pm anche alla luce del rito abbreviato. La nonna di Crox: "L'ergastolo l'ho avuto io"

Pescara, condannati a 19 e 16 anni i due minori accusati dell'omicidio di Christhofer "Crox" Luciani
00:00 00:00

Dopo alcune ore di camera di consiglio, i giudici del tribunale per i minorenni dell'Abruzzo ha condannato a 19 anni e 4 mesi e a 16 anni di reclusione i due ragazzi, all'epoca sedicenni e oggi 17enni, accusati di aver ucciso il coetaneo Christopher Thomas Luciani, noto come "Crux", colpendolo con 25 coltellate il 23 giugno 2024 nel parco "Baden Powell" di Pescara. Una condanna inferiore rispetto alla rischiesta del pm, che per loro aveva chiesto 20 e 17 anni. Entrambi sono accusati di omicidio volontario, con le aggravanti della crudeltà e dei futili motivi. Entrambi gli imputati hanno scelto il rito abbreviato e l'udienza, anche in funzione della minore età, si è svolta a porte chiuse.

La prima udienza si è svolta lo scorso 17 febbraio, quando i due imputati si sono presentati davanti al gup Cecilia Angrisano. In quest'occasione è stata presentata la perizia psichiatrica nei confronti dell'imputato che ha sferrato le prime 10 coltellate su Luciani, loro coetaneo. La perizia, affidata a Stefano Ferracuti dell'università La Sapienza di Roma e a Giovanni Camerini dell'università di Bologna, ha restituito l'immagine di una personalità anaffettiva e manipolativa, ma comunque di un soggetto in grado di affrontare un processo. Quindi si è proceduto con la prima udienza di condanna, prettamente tecnica: con la piena confessione dei due imputati e la scelta del rito abbreviato, la discussione è stata volta più che altro all'ottenimento di una condanna attenuata.

Lo scorso 23 giugno, i due aggressori e la loro vittima si trovavano nel parco con alcuni amici, che avrebbero contribuito ad attirare Crox nel parco. I tre si erano poi appartati in un'area poco frequentata e isolata del parco, dove è presente una fitta vegetazione. Qui, il primo aggressore lo avrebbe colpito con dieci coltellate alla schiena, passando poi il coltello all'amico, che ha infierito con altre 15 coltellate. Successivamente, il gruppo si è recato al mare per far sparire l'arma del delitto. Uno degli amici, però, non ha retto e, a sera inoltrata, ha raccontato tutto al padre, facendo così scattare la denuncia e l'arresto.

"Pena abbastanza giusta: l'ergastolo l'ho avuto io quel 23 giugno, l'ergastolo del dolore. Loro vedranno la luce del sole, il mio Crox non più. Mi spiace anche per loro perché sono ragazzi ma devono capire che chi sbaglia paga", ha detto la nonna della giovane vittima al termine dell'udienza.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica