
Mancano due giorni alla prima udienza del processo di secondo grado per l’omicidio di Saman Abbas, uccisa a Novellara la notte dopo il 30 aprile 2021: a quanto è dato sapere, si tornerà su diverse questioni e ci si chiede se le posizioni degli imputati (ma anche la credibilità dei testimoni) possano cambiare. In primo grado era stato condannato a 14 anni lo zio Danish Hasnain, mentre i genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen avevano ricevuto la pena dell’ergastolo. Assolti i cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq.
La testimonianza di Nazia
Il primo importante nodo è rappresentato dalla presenza di Nazia Shaheen, mamma di Saman, arrestata in Pakistan alla fine della primavera 2024 ed estradata in Italia alcune settimane più tardi. Secondo il giudizio di primo grado “Saman potrebbe essere stata uccisa dalla madre”, ipotesi appoggiata dalla testimonianza di Danish Hasnain, che nel novembre 2022 condusse la polizia penitenziaria sul luogo dell’occultamento del cadavere puntando il dito proprio sulla cognata in merito all’esecuzione del delitto.
Se in secondo grado la corte dovesse propendere per questa ipotesi, è possibile che la posizione di Danish venga quanto meno alleggerita. “La partecipazione della signora al giudizio è quella che si può definire la variabile impazzita - ha commentato a ReggiOnline il legale dello zio, Liborio Cataliotti - Che sia colpevole di omicidio o no, era comunque sul posto e la sua voce avrebbe un peso nel processo”.
Il meteo e la pala
L’accusa ricorre anche contro l’assoluzione di Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq: la richiesta d’appello è infatti in 120 pagine redatte dal procuratore capo Gaetano Calogero Paci e dal pubblico ministero Maria Rita Pantani. E saranno proprio i cugini al centro di un dilemma che potrebbe propendere oppure no alla premeditazione, esclusa in primo grado. La procura ha infatti richiesto l’acquisizione agli atti del bollettino meteo del 29 aprile 2021, il giorno in cui le telecamere di sorveglianza dell’azienda agricola di Novellara in cui gli Abbas vivevano e lavoravano inquadrano Danish con i cugini andare verso le serre con una pala e una busta di plastica - sotto il corpo, nello scavo nei pressi del casolare abbandonato a poche centinaia di metri dall’azienda agricola fu trovato un sacchetto celeste.
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I testimoni vecchi e nuovi
Tra le persone che saranno riascoltate c’è molto probabilmente Ali Haider, fratello minore di Saman, oggi in una comunità protetta in Italia: il giovane non fu ritenuto attendibile, ma fu lui, che ha preso una decisione difficile andando contro alla famiglia, a descrivere la presunta scena del crimine, con una testimonianza de relato, in cui tutti e cinque gli imputati sarebbero stati presenti. La procura vuole che sia considerato per questo soggetto vulnerabile.
Tra le altre potenziali persone che saranno riascoltate c’è il titolare dell’azienda agricola Ivan Bartoli, oltre a Singh Taswinder, titolare di un negozio che si occupò della vendita dei biglietti aerei che condussero Shabbar e Nazia in Pakistan a ridosso dell’omicidio, e due membri del nucleo investigativo dei carabinieri, il maggiore Maurizio Pallante e il maresciallo maggiore Cristian Gandolfi, come
riporta il Resto del Carlino.Sicuramente saranno presenti il Comune di Novellara, già ammesso come parte civile in primo grado, e il fidanzato di Saman Saqib Ayub che invece non è stato riconosciuto come parte lesa.
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