Palpeggiata dal bidello a scuola: il padre lo investe con la moto per vendetta

L'episodio è accaduto in una scuola di Napoli. Al vaglio degli inquirenti due ipotesi di reato: la prima per violenza sessuale, la seconda per tentato omicidio

Una foto dell'Istituto Comprensivo Angiulli di Napoli
Una foto dell'Istituto Comprensivo Angiulli di Napoli
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Avrebbe palpeggiato una ragazzina a scuola e il padre di quest'ultima lo ha investito con la moto. È una storia ingarbugliata, e per certi aspetti anche drammatica, quella che coinvolge un bidello di una scuola di Napoli e il genitore di una giovane studentessa. La procura partenopea indaga con due ipotesi di reato: da un lato si procede per violenza sessuale nei confronti del collaboratore scolastico, dall'altro per tentato omicidio a carico del papà della piccola.

I presunti palpeggiamenti

Come racconta Il Mattino, la storia comincia nell'Istituto Comprensivo Angiulli, che si trova nel rione Sanità. La ragazzina, che frequenta regolarmente le lezioni, inizia a manifestare segni di un evidente disagio. Dapprima sfoghi di rabbia, poi lacrime e infine silenzi. Preoccupata, la madre le chiede se ci sia qualcosa che la turbi particolarmente e se abbia voglia di parlarne. A quel punto la piccola vuota il sacco, raccontando di essere stata palpeggiata da un bidello. L'indomani i genitori decidono di procedere per vie legali, denunciando l'uomo per violenza sessuale. Ma di lì a breve, la vicenda prende una piega inaspettata.

Il papà della bimba

A distanza di qualche giorno dall'accaduto, il papà della ragazzina investe con la moto il collaboratore scolastico. Subito dopo si reca dai carabinieri per fornire la sua versione: "Ho investito un uomo, non lo conoscevo. Sono scappato perché ho avuto paura", avrebbe detto. Ma per gli investigatori c'è qualcosa che non torna nel racconto dell'uomo. Stando a quanto riporta il quotidiano Leggo, il bidello avrebbe riportato alcune ferite sul collo compatibili con segni di percosse. Ma non è tutto. Pare, infatti, che sia stato attirato con una trappola all'appuntamento in cui è stato investito. Utilizzando il profilo fake di una minorenne, qualcuno avrebbe concordato l'incontro via social con il dipendente della scuola.

Da qui l'ipotesi di una spedizione punitiva che potrebbe avere conseguenze legali per le persone coinvolte. Ad ogni modo, la vicenda presenta ancora molti punti oscuri ed entrambi gli episodi, anche quello del presunto palpeggiamento, sono al vaglio degli inquirenti.

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