Perquisiti i genitori di Kata: copie forensi dei loro cellulari

I gip ha ordinato l'effettuazione delle copie forensi degli smartphone dei genitori di Kata, la bimba rapita lo scorso 10 giugno a Firenze

Perquisiti i genitori di Kata: copie forensi dei loro cellulari
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L'arresto dello zio della piccola Kata, rapita a Firenze lo scorso giugno, sembra aver dato nuovo slancio alle indagini. Nelle ultime ore i carabinieri hanno perquisito i genitori di Kata, Miguel Angel Ramon Chicillo Romero e Kathrina Alvarez, nell'ambito dell'esecuzione odierna di una decina di decreti, atti firmati dai pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda.

Gli inquirenti hanno chiesto che vengano effettuate le copie forensi delle memorie dei loro telefoni cellulari, soprattutto riguardo a attività sui social network e per procedere è stato necessario un atto di perquisizione. I genitori della bambina non hanno per il momento voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito e da diverse settimane si sono chiusi in un doloroso silenzio, dopo le dichiarazioni delle prime settimane che hanno fatto seguito alla scomparsa. Nel frattempo, le indagini si sono concentrate sullo zio Dominique, che gli inquirenti considerano il "braccio destro" di Carlos nelle attività di estorsione ai danni degli occupanti dell'hotel Astor di Firenze.

Nell'ordinanza, il gip parla di "pericolosità di tutti gli indagati e, in particolare, dei soggetti chiamati Carlos e Dominique". Il giudice, poi, aggiunge che "gli indagati si sono mossi in un numero di almeno 15 persone per compiere le loro attività delittuose dimostrando così di avere a disposizione un consistente numero di complici". Un testimone, inoltre, ha riferito agli inquirenti che "Carlos e Dominique 'capeggiavano' l'albergo". Argenis Abel Alvarez Vazsquez, detto Dominique, risulta l'ultimo parente ad aver visto la nipote Kata prima del sequestro, secondo le ricostruzioni investigative. A lui, infatti, Kathrina Alvarez aveva affidato la bambina mentre lei si trovava a lavoro.

I genitori di Kata non risultano indagati ma le perquisizioni si sono rese necessarie, perché sono "di interesse per le investigazioni in corso per il sequestro di persona a scopo di estorsione", ha spiegato la Dda. Lo scopo di estorsione è l'ipotesi di reato con cui la procura conduce l'inchiesta per ritrovare Kata. I due arresti da soli non riguardano direttamente il rapimento di Kata bensì il contesto di illegalità nell'ex albergo in cui la bimba, come decine di altri minori, viveva.

Secondo le indagini c'è anche un episodio in cui Carlos e lo zio di Kata avrebbero estorto 80 euro tirando un pugno in volto a un occupante restìo a dare ancora soldi. Un clima di violenza che si è radicato nei mesi dell'occupazione abusiva, che risalirebbe al settembre 2022.

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