Un processo tutto sbagliato

Io non so chi abbia ucciso Chiara Poggi, tuttavia non ho alcun dubbio che l'assassino non sia colui che abbiamo imprigionato

Un processo tutto sbagliato
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Sono assolutamente sicuro della innocenza di Alberto Stasi e mai mi stancherò di affermarlo. Tale mio convincimento non poggia sul nulla, ma su uno studio attento del caso, delle prove, dei fatti, delle circostanze dell'omicidio. Tutto dice che Alberto si trovava altrove mentre Chiara veniva ammazzata e che quindi non è lui il reo. Persino l'alibi che è stato addotto è debole e inconsistente. Io non so chi abbia ucciso Chiara Poggi, tuttavia non ho alcun dubbio che l'assassino non sia colui che abbiamo imprigionato. Dunque non mi sorprende questa notizia, che mi risulta comunque alquanto bizzarra. E mi riferisco ovviamente all'avviso di garanzia ricevuto da Andrea Sempio, il cui nome non ci è nuovo, dal momento che l'uomo era già stato indagato nel 2016-2017 nell'ambito di tale caso giudiziario. La tecnologia applicata alle scienze forensi giunge in soccorso adesso, allo scopo di ridurre quel margine di errore da cui non sfugge l'essere umano, il quale è fallibile, o di evitare l'ingiustizia massima, ossia che un individuo paghi con la perdita della propria libertà le colpe di un altro individuo, subendo pure il giogo dell'infamia e del senso di vergogna. Ora, non sto mica dichiarando che Sempio sia colpevole, tuttavia dovrà essere chiarito da lui o da chi per lui cosa ci facesse il suo dna sotto le unghie, che sono uno strumento di difesa in caso di aggressione, di Chiara.

Mi preme a questo punto mettere in luce l'elemento, a mio avviso, più importante che emerge da questa novità: abbiamo dietro le sbarre un condannato, con sentenza passata in giudicato, sentenza che io ritengo errata, e intanto abbiamo in libertà, e non può che essere in libertà dato che non si tratta di un condannato, tantomeno definitivo, un indagato per il reato per il quale c'è già un colpevole, almeno stando ai giudicanti, in gattabuia.

Per risolvere questa schizofrenia, si è fatto ricorso ad un'ulteriore schizofrenia: Sempio è sotto inchiesta per omicidio in concorso. In concorso con chi? Con Alberto Stasi. Il che mi pare quantomeno folle. Insomma, Stasi e Sempio si sarebbero messi d'accordo per trucidare Chiara. Però poi Stasi avrebbe accettato di essere condannato da solo, senza raccontare la verità e coinvolgere l'altro assassino, magari facendo ricadere solo su quest'ultimo la responsabilità del crimine.

O è stato Stasi o è stato Sempio. O anche nessuno dei due.

A volte i magistrati si incartano nei loro stessi giudizi o nelle loro stesse supposizioni.

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