Il gip di Roma, Roberta Conforti, ha deciso per l'archiviazione della posizione di Antonio Angelucci, senatore della Lega, indagato con l'accusa di istigazione alla corruzione, dopo la denuncia dell'ex assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la sollecitazione precedentemente avanzata dalla procura di Roma, che ne aveva chiesto l'archiviazione. Il senatore era stato indagato in quanto D'Amato aveva dichiarato che il parlamentare gli avrebbe promesso 250mila euro per "sbloccare" il pagamento di pretesi crediti del San Raffaele di Velletri al quale la Regione aveva revocato l'accredito "a causa di gravi irregolarità". Il procedimento è relativo a fatti denunciati nel 2017.
D'Amato ha sempre dichiarato di aver rifiutato la presunta offerta di Angelucci e il pubblico ministero Gennaro Varone, ai tempi a Roma e ora a Pescara, dopo un approfondimento investigativo, ha deciso di chiedere l'archiviazione perché "non c'è alcuna prova dell'offerta corruttiva di Angelucci". D'Amato si oppose ma anche il giudice ha deciso di procedere con l'archiviazione per il senatore.
"Riconfermo ancora una volta piena ed estrema fiducia nella giustizia", ha dichiarato Angelucci, raggiunto dall'Agi. Alla domanda del cronista se intendesse procedere nei confronti dell'ex assessore per le false accuse mosse nei suoi confronti, l'onorevole ha dichiarato "risponde e risponderà la giustizia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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