20 marzo prossimo, davanti al tribunale di Milano. É la data in cui inizierà il processo per falso in bilancio al ministro del turismo Daniela Santanchè. Lo ha deciso questa mattina il giudice preliminare Anna Magelli, al termine di una udienza protrattasi per molti mesi, accogliendo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata nel luglio scorso dalla Procura della Repubblica guidata da Marcello Viola. Delle inchieste che vedono coinvolte la Santanchè, questo filone è il primo che arriva alla conclusione, e che vede il ministro destinata a sedersi sul banco degli imputati in un processo pubblico.
L’accusa di falso in bilancio viene contestata oltre che alla Santanchè ad altre sedici persone, tra cui il suo compagno Dimitri Kunz d’Asburgo, e secondo le tesi della Procura riguarda la «contestata falsificazione dei bilanci di esercizio dal 2016 al 2022 per Visibilia Editore spa», la capofila delle attività nei media dell’imprenditrice piemontese, e altri anni di due società controllate, la Visibilia srl e la Visibilia Editrice. «La corretta formazione dei bilanci - sostiene la Procura - avrebbe evidenziato una perdita del capitale sociale», ovvero una situazione prossima al fallimento.
Il fallimento, come è noto, poi non avvenne, l’azienda venne messa sotto controllo giudiziario ma si riprese, e da ultimo la Santanchè ne ha concordato la cessione; l’accusa per bancarotta fraudolenta, che era stata anch’essa formulata nel corso delle indagini, e che costituiva la prospettiva peggiore per il ministro, è così stata archiviata. Ma è rimasta in piedi l’accusa di falso in bilancio, sorretta - secondo quanto ribadito dai pm in una delle ultime udienze - da documenti e testimonianze. I conti di Visibilia erano stati alterati per nascondere ai mercati la situazione disastrosa dell’azienda: «Tutti sapevano e tutti hanno taciuto», secondo l’accusa.
La ricostruzione dei pm era stata contestata dal difensore della Santanchè, Nicolò Pelanda, nel corso dell’udienza del 25 novembre, spiegando che «non è stata effettuata alcuna operazione di maquillage dei bilanci», e che la difficile situazione di Visibilia, comune ad altre aziende del settore, era nota, «tutti sapevano che la società faceva perdite». Ma le tesi della difesa non hanno, evidentemente, convinto il giudice preliminare. Insieme alla Santanchè e a Kunz vengono rinviati a giudizio anche l’ex compagno Canio Mazzaro e la sorella Fiorella Garnero. Unica modifica da parte del giudice alle richieste della procura, la archiviazione delle accuse per i bilanci dal 2016 al 2018, ormai coperti dalla prescrizione.
Restano nel frattempo aperte le altre indagini preliminari in corso a carico del ministro: il fascicolo per truffa allo Stato, relativo all’utilizzo in una testata di redattori in cassa integrazione, è
in attesa di conoscere la sua destinazione (potrebbe venire trasferito da Milano a Roma), mentre è stata recentemente prorogata l’inchiesta per bancarotta relativi al crac di un’altra società della galassia, la Ki Group.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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