Tradire il partner non sarà più reato: New York svolta dopo 117 anni

Mai più carcere o multe se si commette adulterio: lo Stato di New York sta per abolire una legge in vigore dal 1907 che considera reato il tradimento extraconiugale

Tradire il partner non sarà più reato: New York svolta dopo 117 anni
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"Tra moglie e marito non mettere il dito" recita un famoso detto: il significato è chiaro, è sempre bene non immischiarsi negli affari di coppia. Da circa centovent'anni, però, la legge dello Stato di New York si immischia eccome nei problemi dei coniugi punendo l'adulterio, il tradimento, con una pena che prevede anche tre mesi di carcere. Incredibile ma vero, tradire il proprio partner è reato e si può pagare a caro prezzo con la detenzione.

Il nuovo disegno legge

Dopo oltre un secolo, però, una legge contro l’adulterio potrebbe essere cancellata dai libri contabili. I legislatori statali stanno proponendo un disegno di legge per eliminare una sezione che, in realtà, viene applicata soltanto in casi rari dal codice penale statale che dal 1907 incasella l'adulterio come un "reato di classe B" punibile fino a novanta giorni di carcere e una sanzione di 500 dollari. A portare avanti la proposta è il deputato Charles Lavine, membro dell'Assemblea dello Stato di New York in rappresentanza del tredicesimo distretto che ha affermato come la legge "non è al passo con la società moderna".

Cosa accade oggi

Come ha fatto sapere a Politico, dal momento che si tratta di un reato minone, gli imputati non ricevono un processo con giuria ma è soltanto il giudice incaricato che si occupa di stabilire sentenza e condanna. "Non serve come deterrente. È una celebrazione del concetto che qualcuno ha della propria moralità", ha spiegato Lavine. L'introduzione della legge nei primi anni del Novecento fu necessaria per provare a ridurre il numero dei divorzi quando l’adulterio era l’unica via per una separazione legale. La prima persona accusata di adulterio fu un uomo di Coney Island che aveva abbandonato la moglie per fuggire con "una commessa nel reparto modisteria di un grande magazzino".

Questione di privacy

Da quel momento è una delle leggi che meno si applica: la stima è che soltanto una decina o poco più di newyorkesi risultino accusati di adulterio negli ultimi cinquant'anni. La stessa legge è in vigore anche in altri Stati americani ma viene applicata molto di rado. "È una questione di privacy tra i coniugi e chiunque altro sia coinvolto ma il governo non dovrebbe rientrare in questo tipo di affari. Qualcuno potrebbe teoricamente restare in prigione per novanta giorni per questo motivo: è un po' come indossare la moderna lettera scarlatta", ha dichiarato l'avvocato Brian Degnan. Già nel 1964 ci fu il primo tentativo per rimuovere questa legge ma non se ne fece nulla: oggi, invece, non sembrano esserci motivazioni valide per opporsi al disegno di legge: “L'adulterio è un peccato. Non so se sia un crimine”, ha dichiarato Dennis Poust, direttore esecutivo della Conferenza Cattolica dello Stato di New York.

In Italia, uno tra i Paesi più inclini al tradimento, questo reato fu abolito alla fine degli anni Sessanta con due sentenze della Cassazione che eliminarono anche il concubinato, ossia il tradimento dell'uomo nei confronti della donna.

Fino a quel momento il codice penale puniva la donna indipendentemente da quanto tempo andava avanti la relazione extraconiugale mentre l'uomo veniva punito soltanto se l'amante era ospitata nella casa coniugale o sotto un altro tetto: un'incongruenza incredibile che, fortunatamente, fu eliminata.

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