Accusata di omicidio, scarcerata dopo 43 anni perché innocente: la storia di Sandra Hemme

Finita dietro le sbarre appena ventenne per l'omicidio di Patricia Jeschke, ecco perché è stata liberata dopo tutti questi anni

Accusata di omicidio, scarcerata dopo 43 anni perché innocente: la storia di Sandra Hemme
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Finita dietro le sbarre quando era poco più che 20enne, Sandra Hemme ha lasciato la prigione di Chillicothe, nello Stato dell'Ohio, dopo ben 43 anni di prigione. Ormai 64enne, la donna è infatti stata riconosciuta innocente e assolta. Una storia a dir poco incredibile, che ha sconvolto l'opinione pubblica americana.

La vicenda di Sandra Hemme

Sandra Hemme fu accusata dell'omicidio della bibliotecaria Patricia Jeschke, uccisa a St. Joseph (Missouri), nel 1980. I sospetti caddero sulla Hemme, all'epoca appena 20enne, e tutto si basò su delle dichiarazioni rilasciate a quel tempo dalla giovane in stato semi-confusionale. Emerse infatti che la giovane, che soffriva di problemi psicologici, parlò sotto effetto di sedativi mentre si trovava ricoverata in un ospedale psichiatrico. Non proprio una confessione ottimale, che però convinse comunque il giudice a procedere con l'ergastolo.

Sandra Hemme finì dietro le sbarre del carcere di Chillicothe (Ohio) e lì è rimasta per tutti questi anni. Ad occuparsi del caso delle Hemme è stata l'associazione Innocence Project, che si è battuta per riaffermare il diritto alla libertà della donna, considerata come uno dei detenuti innocenti maggiormente rimasti incarcerati negli Usa.

Oltre alle azioni di Innocence Project, Sean O'Brien, il legale che rappresenta la donna, ha portato al giudice delle prove che hanno dimostrato l'innocenza della donna nella vicenda. Lo scorso 14 giugno il giudice ha ritenuto non corretta la condanna verso la Hemme, ritendo gli elementi presentati "chiari e convincenti", ed ha annullato la sentenza.

Le indagini

Secondo il giudice, Sandra Hemme era una paziente psichiatrica incapace di comprendere quanto le stesse capitando attorno. Le indagini e le prove raccolte in corso di revisione hanno recentemente portato a scoprire che ad uccidere la bibliotecaria era stato l'agente di polizia Michael Holman, finito dietro le sbarre nel 2015 per un altro crimine e lì deceduto. Le prove a suo carico non lasciano dubbi. Holman aveva usato la carta di credito di Patricia poco dopo l'omicidio. In più il furgone dell'uomo era stato visto nelle vicinanze della zona del crimine, dopo il fatto. Quando Sandra Hemme finì alla sbarra non venne però presentata alcuna di queste prove.

"Era troppo facile condannare una persona innocente e molto più difficile di quanto avrebbe dovuto essere farla uscire, al punto che gli ordini del tribunale venivano ignorati", è stato l'amaro commento dell'avvocato Sean O'Brien, riportato dal New York Post. "Non dovrebbe essere così difficile liberare una persona innocente".

La scarcerazione

Dopo ben 43 anni, Sandra Hemme è tornata libera. Oggi ha 64 anni. Ha trascorso la maggior parte della sua vita in carcere. C'è voluto un po' per arrivare alla liberazione della donna dal momento che il lungo periodo trascorso dietro le sbarre l'ha profondamente cambiata. Ci sono poi state altre condanne a suo carico, come la sentenza a 10 anni ricevuta nel 1996 per aver aggredito un dipendente del penitenziario con una rasoio, o la condanna a 2 anni per essersi offerta di commettere violenza.

Per molti, Sandra Hemme costituisce un pericolo, per se stessa e per gli altri.

Gli anni trascorsi da reclusa hanno influito sulla sua psiche, e di sicuro avrà bisogno di supporto psicologico. Lo scorso venerdì 19 luglio è stata rilasciata, e ha potuto riunirsi alla sua famiglia. Ad accoglierla in un parco la sorella, la figlia e la nipote.

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