"Alti livello di litio nelle donne incinte": lo strano mistero che preoccupa Pechino

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Ecotoxicology and Public Health le donne incinte e i neonati di Pechino presentano nel loro sangue livelli di litio estremamente alti. Il motivo? Al momento sconosciuto

"Alti livello di litio nelle donne incinte": lo strano mistero che preoccupa Pechino
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Che cosa sta succedendo in Cina? Secondo uno studio pubblicato il 24 febbraio sul Journal of Ecotoxicology and Public Health, le donne incinte e i neonati di Pechino, capitale del Paese, presentano nel loro sangue livelli di litio fino a 20 volte superiori rispetto a quelli riscontrabili in alcune città industriali della Cina centrale. Il motivo? Sconosciuto. Hu Ligang, autore principale dello studio e chimico ambientale presso l'Accademia cinese delle scienze (CAS), ha parlato di una "fonte di esposizione stabile" ma ancora ignota. Il paper ha suscitato preoccupazioni tra gli esperti per i potenziali rischi per la salute.

Lo studio che preoccupa Pechino

Il South China Morning Post ha dedicato un ampio approfondimento alla vicenda e ai risultati dello studio. Le concentrazioni di litio nel sangue delle donne incinte di Pechino erano in media pari a 13,05 microgrammi per litro (mcg/l) nel 2019 e a 11,23 mcg/l nel 2021, valori che superavano di gran lunga la soglia di sicurezza di 10 mcg/l per le popolazioni non esposte. Al contrario, i livelli rilevati nel 2023 tra le donne incinte di Changsha, capoluogo della provincia centrale dello Hunan, erano in media di appena 0,61 mcg/l. In alcuni casi, i livelli a Pechino hanno superato questo valore di oltre 40 volte, arrivando a 27,31 mcg/l.

I risultati hanno anche evidenziato un altro aspetto inquietante: mentre a Changsha la maggior parte dell'esposizione al litio poteva essere collegata alla dieta delle donne, a Pechino il 96% dell'assunzione materna di litio non poteva essere ricondotto a fonti note come cibo, acqua o aria. I ricercatori hanno scritto che il continuo aumento dei livelli di litio nell'ambiente giustifica un'attenzione costante sui potenziali impatti sul normale sviluppo fetale. Non solo: dato che la domanda di litio è in continua crescita, l'incremento delle sue concentrazioni ambientali potrebbe rappresentare un rischio per la salute delle popolazioni sensibili, in particolare delle donne in gravidanza e dei feti.

Il mistero del litio

In un articolo pubblicato sul sito web del CAS, Hu è stato chiaro: "Il continuo aumento dei livelli di litio nell'ambiente richiede una costante attenzione al suo potenziale impatto sul normale sviluppo fetale". Il carbonato di litio, un composto usato per trattare il disturbo bipolare e la depressione, è noto per causare complicazioni neurologiche, renali e tiroidee ad alte dosi. Tuttavia, gli effetti a lungo termine dell'esposizione cronica a bassi livelli, come starebbe accadendo a Pechino, restano poco conosciuti. Lo studio ha messo a confronto 96 madri di Pechino e 297 di Changsha, tutte senza problemi di salute e reclutate volontariamente tra il 2019 e il 2023. I campioni di sangue materno e del cordone ombelicale hanno mostrato livelli di litio costantemente elevati nella capitale cinese, suggerendo un'esposizione prenatale.

Sebbene il riso, le verdure e l'acqua di Pechino contengano una quantità di litio leggermente superiore a quella di Changsha, l'assunzione di cibo da sola non è in grado di spiegare l'enorme disparità. Pechino ha inoltre un'industria delle batterie agli ioni di litio in forte espansione ed è leader nazionale nella ricerca e negli impianti di produzione. Tuttavia, i ricercatori non hanno discusso se questo possa essere stato un fattore degli alti livelli di litio nel sangue.

A proposito, una nuova fabbrica di batterie al litio allo stato solido è recentemente entrata in funzione nella E-town, l'area di sviluppo economico e tecnologico della megalopoli, come parte di una spinta a livello nazionale per dominare il mercato globale dell'energia verde.

Con una domanda globale destinata a crescere di 40 volte entro il 2040, gli scienziati ambientali avvertono che fino all'80% di questo prodotto estratto potrebbe infiltrarsi negli ecosistemi, con conseguenti rischi per le zone industriali e urbane.

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