La depressione, la passione per Trump e gli "Stati Uniti malati": chi era l'attentatore di Las Vegas

Il 37 enne Matthew Alan Livelsberger era un veterano del'Afghanistan: cercava un supporto per affrontare lo stress postraumatico

La depressione, la passione per Trump e gli "Stati Uniti malati": chi era l'attentatore di Las Vegas
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I due attentati che hanno sparso sangue e terrore negli Stati Uniti all'inizio di questo 2025 non avrebbero un collegamento. Arriva la conferma dell'Fbi sulle intenzioni del 37enne Matthew Alan Livelsberger, protagonista dell'esplosione di un Cybertruck Tesla la notte di Capodanno davanti al Trump Hotel di Las Vegas. I federali ora bollano il caso come "un tragico caso di suicidio che ha coinvolto un veterano decorato afflitto da sindrome post traumatica da stress", un male che accomuna molti veterani. L'uomo, che aveva servito anche in Afghanistan, si è sparato un colpo in testa prima di far esplodere il veicolo.

Veterano di guerra, fan di Trump e Musk

In una dichiarazione inviata ai giornalisti giovedì, l'esercito degli Stati Uniti ha identificato il corpo di Livelsberger. Secondo i militari, il sergente maggiore si è arruolato come recluta delle forze speciali e ha prestato servizio attivo da gennaio 2006 a marzo 2011, per poi entrare nei ranghi nella Guardia nazionale da marzo 2011 a luglio 2012 e nella riserva dell'esercito da luglio 2012 a dicembre 2012. Rientrato in servizio attivo nel dicembre 2012, ha servito con le Operazioni Speciali dell'Esercito degli Stati Uniti. Al momento dell'esplosione, era in congedo approvato.

L'episodio di Livelsberger non è un caso isolato negli Stati Uniti, dove i veterani cotituiscono una fascia molto fragile della società americana. Un familiare ed ex collega dell'esercito ha descritto Livelsberger come un veterano di guerra altamente decorato, la cui esperienza nelle forze speciali e negli esplosivi sembrava in contrasto con un attacco che si basava, in parte, sull'utilizzo di fuochi d'artificio. Un membro dei Berretti Verdi che ha prestato servizio con Livelsberger in Afghanistan ha affermato che uno degli obiettivi principali della loro missione era smantellare una rete di forze allineate ai talebani che avevano fatto esplodere autobombe a Kabul e nei dintorni nel tentativo di destabilizzare il governo. E poi quel forte amore per la patria, in particolare per il presidente eletto. "Quando il presidente Trump era in carica (Livelsberger) commentava sulla sua pagina Facebook le cose che il presidente Trump aveva detto o fatto o come stava aiutando l'esercito", ha detto alla Cnn il parente, che ha chiesto di non essere nominato. "Matt aveva molto rispetto per il signor Trump, semplicemente amava quell'uomo". Perché farsi esplodere proprio lì e su un un veicolo Tesla?

"Il bisogno di ripulire la mente"

Oltre al sostegno al presidente Trump, a Elon Musk e a Robert F. Kennedy Jr., un pensiero agli Stati Uniti come "malati terminali" vicini "al collasso" e il "bisogno di ripulire la mente" dai "fratelli che ho perso" e "dal peso delle vite che ho preso" animavano gli ultimi messaggi trovati nel cellulare di Livelsberger, come dichiarato lo sceriffo Dori Koren del Dipartimento di Polizia di Las Vegas in una conferenza stampa. Gli investigatori hanno anche recuperato una lettera in cui l'ex militare parlava di come "gli americani prestano attenzione solo agli spettacoli e alla violenza" e sosteneva che "esplosivi e fuochi d'artificio" fossero i mezzi migliori per far passare il suo messaggio. Monitorando i suoi movimenti di denaro delle ultime due settimane, gli investigatori hanno scoperto che il militare aveva registrato i suoi acquisti di armi da fuoco, attrezzature da campeggio e altri articoli.

I messaggi all'ex fidanzata e lo stress post-traumatico

Livelsberger, secondo quanto riporta l'Associated Press, aveva confidato a un'ex fidanzata, che ha prestato servizio come infermiera dell'Esercito, di aver provato dolore e spossatezza, che quest'ultima aveva imputato a una lesione cerebrale traumatica. L'uomo aveva raccontato di aver sofferto di un dolore e di un esaurimento significativi: l'ex berretto verde era un uomo molto riservato, ma nonostante questo aveva scelto di condividere immagini e messaggi con la trentanovenne Alicia Arritt. I due si erano conosciuti e avevano iniziato a frequentarsi nel 2018. In questi messaggi confidava di non riuscire a dormire la notte e di rivivere le violenze subite durante la sua missione in Afghanistan. In un messaggio si era spinto ad affermare che la sua vita era stata “un inferno personale nell'ultimo anno”. Livelsberger aveva sopportato questo fardello per lo più in privato, ma di recente si era rivolto per un trattamento per la depressione proprio presso l'Esercito, secondo quanto riferito da un funzionario statunitense che ha parlato a condizione di anonimato.

Livelsberger e Aritt avevano smesso di parlarsi regolarmente dopo essersi lasciati nel 2021:lei non ne aveva più notizie da più di due anni, fino a quando lui le ha inviato un messaggio all'improvviso il 28 dicembre e un altro il 31, poco prima del suo gesto estremo.

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