Mentre ancora molte domande circondano la morte di Alexei Navalny, l’oppositore di Vladimir Putin spirato nella colonia penale Ik-3 di Kharp, potrebbero essere stato risolto il mistero del luogo in cui è stato portato il corpo. Stando a quanto appreso da Novaya Gazeta Europa, che ha citato fonti informate, il cadavere del politico 47enne si troverebbe effettivamente nell’obitorio dell’ospedale distrettuale Salekhard, in Siberia. Sui social, intanto, a Moglie Yulia ha pubblicato una foto che la ritrae di spalle con il marito, scrivendo "ti amo". Il post è stato rilanciato su X dalla portavoce del dissidente, Kira Yarmysh.
— Кира Ярмыш (@Kira_Yarmysh) February 18, 2024
Secondo un membro del personale paramedico, inoltre, presenterebbe dei lividi ma non derivanti da percosse. “Da paramedico esperto, posso dire che le ferite descritte da coloro che le hanno viste sembravano essere dovute a convulsioni”, ha dichiarato la fonte con cui ha parlato il giornale. “Se una persona ha le convulsioni e gli altri cercano di trattenerla ma le convulsioni sono molto forti, presentano lividi. Hanno anche detto che aveva un livido sul petto, del tipo che deriva dal massaggio cardiaco indiretto”. L’uomo è dunque convinto che Navalny sia morto di arresto cardiaco, “ma nessuno dice nulla” sulle sue cause. Sabato non era ancora stata eseguita un’autopsia.
Novaya Gazeta ha inoltre scritto che il corpo di Navalny “è stato inizialmente portato nella città di Labytnangi, a 36 chilometri dalla colonia penale dove è morto”, per poi essere trasferito nella capitale regionale Salekhard. “Di solito i corpi delle persone che muoiono in prigione vengono portati direttamente all'Ufficio di medicina legale in via Glazkova, ma in questo caso sono stati portati all'ospedale clinico per qualche motivo”, ha affermato un altro paramedico, in servizio sulle ambulanze locali. "Lo hanno portato all'obitorio e poi hanno piazzato due poliziotti davanti alla porta. Naturalmente, tutti volevano sapere cosa fosse successo, di cosa si trattasse e se stessero cercando di nascondere qualcosa di serio”. L’uomo ha raccontato che solo in un secondo momento è emerso che il cadavere era quello di Navalny e che la sua morte non era di “natura criminale”, un termine usato per indicare l’utilizzo di armi da fuoco. Sempre secondo la stessa fonte, si è poi sparsa la voce che ai patologi ospedalieri era stato impedito di eseguire l’autopsia.
“A questo punto i pareri sono discordi”, ha aggiunto il paramedico. “Alcuni hanno detto che da Mosca era arrivato l'ordine di attendere l'arrivo degli specialisti dalla capitale, mentre altri hanno detto che gli stessi medici dell'ospedale si erano rifiutati di eseguire l'autopsia. Il caso è politico e non è chiaro come andrà a finire”.
La fonte di Novaya Gazata ha anche dichiarato che potrebbe arrivare l’ordine dal Cremlino di cambiare il risultato di un eventuale esame sulla salma, e a quel punto “non se ne può uscire, e si rischia anche di essere incolpati”.
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