I 307 reati sessuali e la scia di abusi dall'Australia a Pisa: a processo il pedofilo Ashley Paul Griffith

L'uomo, considerato uno dei peggiori pedofili della storia dell'Australia, è stato "tradito" da una specifica marca di lenzuola

I 307 reati sessuali e la scia di abusi dall'Australia a Pisa: a processo il pedofilo Ashley Paul Griffith
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Da Brisbane a Sidney, fino ad arrivare a Pisa, ha lasciato dietro di sé una lunga scia di crimini di natura sessuale contro minori, diventando per la polizia federale senza dubbio "uno dei peggiori pedofili nella storia dell'Australia": il responsabile, Ashley Paul Griffith, è finito alla sbarra dichiarandosi colpevole di ben 307 reati, da lui compiuti complessivamente nell'arco di 15 anni.

Grazie alle informazioni a loro disposizione, le autorità australiane hanno assicurato di essere riuscite a risalire all'identità di tutte le piccole vittime dell'orco e di aver provveduto a contattare le rispettive famiglie. Dinanzi alla corte Ashley Paul Griffith si è dichiarato colpevole di una lunga lista di crimini commessi ai danni di minorenni a lui affidati tra il 2002 e il 2022, anno della sua cattura da parte delle forze dell'ordine. Stando a quanto riportato dal The Guardian, il pedofilo ha raccontato che la maggior parte dei reati sarebbe stata compiuta proprio durante il suo soggiorno italiano, quando lavorava nella città di Pisa.

Nel corso dell'udienza preliminare del processo che lo ha visto alla sbarra dinanzi alla Corte distrettuale del Queensland, al quale hanno preso parte anche una sessantina di familiari delle piccole vittime, Griffith ha ammesso gli abusi senza mostrare nel tono della sua voce o nelle espressioni alcun trasporto emotivo.

Con "tono piatto", spiegano le cronache internazionali, l'orco si è dichiarato responsabile di una lunga serie di crimini, che vanno dai 190 casi di comportamento indecente/illecito nei riguardi di bimbi di età inferiore ai 12 anni finiti sotto la sua custodia ai 28 episodi di violenza sessuale, fino ad arrivare ai 67 illeciti derivanti dalla produzione di materiale audiovisivo di contenuto pedopornografico. L'uomo, che era in possesso delle necessarie qualifiche per l'assistenza all'infanzia, aveva infatti l'abitudine di "immortalare" gli abusi con il proprio cellulare o con telecamere mentre svolgeva le sue mansioni in asili nido a Sidney, Brisbane e Pisa.

L'udienza preliminare è solo il primo atto di un lungo procedimento, che vedrà Griffith tornare alla sbarra presso il tribunale distrettuale già lunedì 9 settembre. Prima di arrivare alla sentenza di condanna bisognerà attendere più di due giorni, ha spiegato il giudice Rafter ai media australiani, dal momento che le famiglie coinvolte nei crimini compiuti dal pedofilo sono molto numerose.

Stando a quanto riferito dalle autorità australiane, a tradire l'orco sarebbe stato un dettaglio colto in alcuni frame dei video da lui registrati: gli inquirenti, infatti,

sono riusciti a identificare una specifica marca di lenzuola utilizzate nei centri per l'infanzia del Queensland. Proprio grazie a questo indizio è stato possibile risalire all'identità del pedofilo seriale.

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