Martedì è stata messa a nudo la crisi dell’amministrazione di sinistra di Birmingham. Il Consiglio comunale della seconda città britannica, nonché più grande Comune in Europa, ha dichiarato la bancarotta. Le autorità locali hanno confermato di non essere più in grado di fare fronte al debito di 760 milioni di sterline, cresciuto esponenzialmente a causa dell’aumento dei tassi d’interesse. Non si tratta di un caso isolato: gli esperti di finanza hanno ammonito che anche altri importanti centri del Regno Unito “vivono alla giornata”.
Birmingham dichiara bancarotta: "colpa" della parità retributiva
Martedì è stata invocata la cosiddetta “Section 114” della normativa, che consente di avviare le procedure di una bancarotta di fatto. Da questo momento in poi, per l’amministrazione di Birmingham è vietato procedere a qualunque impegno di spesa (tranne quelle essenziali) ed è scattato l’obbligo di definire un piano finanziario d'emergenza entro i prossimi 21 giorni. La causa della crisi finanziaria è ben nota a tutti: i risarcimenti sulla parità salariale tra uomini e donne.
Come evidenziato dal Guardian, nel 2012 una sentenza condannò il Comune di Birmingham a risarcire fino a 1,1 miliardi di sterline alle dipendenti discriminate dal punto di vista retributivo. Una mazzata non indifferente, considerando il numero di lavoratrici (144), principalmente assistenti alla didattica, addette alle pulizie e alla ristorazione che non avevano mai beneficiato dei bonus riconosciuti a chi ricopriva invece ruoli tradizionalmente maschili.
Tornando sull’annuncio di bancarotta, il leader e la vice-leader del Consiglio, John Cotton e Sharon Thompson, hanno ammesso in una dichiarazione congiunta l'impossibilità di coprire l’ammontare debitorio. Ma non solo: i laburisti hanno infatti rivendicato “il rigore di bilancio” esercitato negli ultimi mesi di fronte alla “tempesta perfetta” legata all’incremento delle necessità di spesa, al calo delle entrate garantite dal business locale, all’inflazione e alla contrazione dei trasferimenti fiscali versi gli enti locali imputata alla politica del governo centrale a guida Tory. Di tutt’altro avviso l’opposizione, che ha invocato dimissioni a raffica puntando il dito sull’incapacità “di affrontare la situazione in modo adeguato e tempestivo”.
Come evidenziato dal quotidiano, il sindacato GMB ha presentato reclami anche ad altri Comuni, a partire da Coventry e Dundee, mentre è in fase di valutazione quanto accaduto in altri venti centri. “Birmingham è eccezionalmente povera, ma molti altri comuni hanno commesso esattamente gli stessi errori”, ha affermato Rhea Wolfson, responsabile delle relazioni interne e industriali del GMB.
In altri termini, sindacato ritiene che le autorità locali di tutto il Regno Unito potrebbero finire per sborsare decine di miliardi di sterline. “Questo non è denaro gratuito per le donne, viene loro rubato minuto dopo minuto”, ha aggiunto Wolfson.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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