I punti chiave
L’unica certezza fin qui emersa è che Yevgeny Prigozhin è ufficialmente deceduto. La conferma è arrivata dal risultato degli esami genetici molecolari che hanno evidenziato l’identità dei cadaveri ritrovati carbonizzati in seguito allo schianto del jet Embraer 135BJ Legacy 600, avvenuto lo scorso 23 agosto. Tra loro c’era anche il corpo di Prigozhin. Il grande mistero ancora irrisolto, semmai, riguarda le modalità dell’incidente. Sono fin qui emerse svariate ipotesi, compresa la pista che porta al piazzamento di una bomba o nel sistema dell’aria condizionata del velivolo o sotto un sedile del mezzo.
L’aereo di Prigozhin
Le indagini hanno confermato la morte di Prigozhin e quella dei suoi collaboratori. Non è tuttavia stata avanzata alcuna versione ufficiale in merito allo schianto né su chi potrebbe essere il mandante dell’azione. Secondo quanto riportato da Moskovsky Komsomolets, il procedimento penale in corso sulla vicenda sarebbe stato avviato ai sensi del classico articolo "aviazione" del codice penale 263 ("Violazione delle norme di sicurezza stradale e di esercizio del trasporto aereo, con c onseguente morte di due o più persone").
Lo stesso giornale ha diffuso ulteriori indiscrezioni, compreso dove e come si potrebbe piazzare una bomba a bordo di un aereo e chi sarebbero stati gli sconosciuti entrati nella cabina del velivolo poco prima della sua partenza. Indiscrezioni del genere sono ovviamente da prendere con le pinze. Allo stesso tempo illustrano uno scenario ipotetico plausibile, in attesa di ulteriori indiscrezioni.
Prigozhin ha utilizzato due aerei: l'Embraer 135BJ Legacy 600 con il numero di coda 02795 e l'Hawker 800 (precedentemente chiamato BAe 125-800) con il numero di coda 02878. A quanto pare, a giugno l'Embraer sarebbe stato sottoposto alla manutenzione programmata annuale in uno degli hangar di Sheremetyevo, effettuata da Jet Flight Service. Il 25 giugno era pronto per volare, e su di esso il capo della Wagner si sarebbe spostato da Rostov a Minsk, all’indomani del fallito golpe.
L’ipotesi bomba
A quanto pare, lo scorso 18 giugno il condizionatore d'aria dell’Embraer si sarebbe rotto. Artur Minchenkov, direttore tecnico della compagnia operativa MNT-aero, ha iniziato la ricerca dell'unità da sostituire. Dato il peso delle sanzioni contro la Russia, risolvere il problema non era facile e la ricerca si arebbe trascinata. La parte necessaria sarebbe poi stata acquistata per 7 milioni di rubli.
Durante le operazioni di sostituzione del turborefrigeratore nel magazzino dell'aeroporto, il pezzo saraebbe caduto danneggiandosi. Per una sorprendente coincidenza, l'azienda fornitrice avrebbe ordinato non uno, ma due condizionatori e, per non suscitare scandalo, avrebbe deciso di installare a bordo del mezzo un secondo apparecchio.
Aria condizionata o sedile
Per tutto questo tempo l'aereo sarebbe rimasto nell'area aperta dell'aeroporto Sheremetyevo. Tre persone hanno avuto accesso all'Embraer durante la riparazione: due ingegneri, Sergey Kitrish e Alexey Anshukov, e il direttore tecnico Minchenkov. In ogni caso, non è da escludere che una bomba possa esser stata installata nel condizionatore sostituito. L’alternativa è che l’ordigno potesse esser stato piazzato sotto un sedile del mezzo, forse accanto ad un’ala.
A questo punto tutti aspettano di vedere cosa succederà ai funerali, per i quali non c’è ancora una data in programma.
Se cioè potranno esserci reazioni da parte di miliziani della Wagner, e se eventualmente vi parteciperà lo stesso Vladimir Putin, che nei giorni scorsi ha reso omaggio a Prigozhin come uomo e imprenditore "di talento", sottolineando tuttavia che ha commesso anche "seri errori". "Al momento l'agenda del presidente è molto fitta", ha risposto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov quando gli è stato chiesto se il presidente russo sarà presente per l'ultimo saluto a Prigozhin.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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