"Cerchiamo testimoni". Giallo sul calciatore annegato in un canale ad Amsterdam

Il 24enne gioca nel Traversetolo. La dinamica dei fatti e le cause del decesso restano ancora da accertare. L'appello della polizia olandese

"Cerchiamo testimoni". Giallo sul calciatore annegato in un canale ad Amsterdam
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"Stiamo cercando dei testimoni e preferibilmente anche immagini". Lo ha detto un portavoce della KLPD, la polizia nazionale dei Paesi Bassi, nel corso di un appello rivolto a chiunque possa fornire informazioni su quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato, quando Gabriele Gallani, calciatore in forza al club parmense Team Travesetolo Asd, è annegato in un canale di Amsterdam. Secondo quanto riporta il Corriere.it, rilanciando un comunicato delle autorità locali diffuso a mezzo stampa, la dinamica dell'accaduto e le circostanze del decesso restano ancora inspiegabili.

Il dramma ad Amsterdam

Le notizie che giungono dall'estero sulla morte del 24enne sono piuttosto risicate. L'unica certezza, al momento, è che Gabriele Gallani è annegato nel canale Kloveniersburgwal, a pochi passi dalla centralissima piazza Dam, poco dopo la mezzanotte di venerdì 19 maggio. Recuperato dalle acque, il ragazzo è stato soccorso e poi trasportato in ospedale. I medici hanno tentato invano di salvarlo: è morto all'alba di domenica mattina per cause in via di accertamento.

"È piombato in acqua"

Il calciatore si trovava in vacanza ad Amsterdam in compagnia di amici, una comitiva di nove ragazzi. A lanciare l'allarme è stato per primo Luca Ugolotti, anche lui ex giocatore nelle giovanili del Traversetolo e amico d'infanzia del 24enne. "Volevamo vedere parti diverse della città e così ci siamo divisi: sette amici da una parte, io e Gabriele dall'altra", ha raccontato il giovane in un'intervista alla Gazzetta di Parma. Il ragazzo, rimasto qualche passo indietro rispetto a Gabriele, ha spiegato di averlo visto piombare in acqua, peraltro in un tratto del canale senza parapetto. Poi ha "chiamato i soccorsi".

Il ricordo degli amici

Il "Gallo", come lo chiamavano gli amici, viveva a Neviano degli Arduini, verso l'appennino parmese. Dopo la laurea in ingegneria gestionale, conseguita a pieni voti, aveva partecipato anche uno stage alla Lamborghini. Ma la sua più grande passione era il calcio, sport che praticava sin da bambino. Quest'anno, per la prima volta nella sua carriera, aveva ottenuto la fascia da capitano del Traversetolo, squadra che milita nella Promozione dell'Emilia-Romagna. "Dire che un bravo ragazzo neanche rende l'idea", ha raccontato al Corriere.it il presidente del club, Luca Trampolini. "Uno studente serio e scrupoloso, negli allenamenti quanto nella vita: non beveva e non fumava. Su questo ci metto la mano sul fuoco. Non ci ha mai lasciato, da quando giocava nei pulcini. Un giovane rigoroso e gioviale, un esempio per tutti, una colonna".

"Uno studente serio e scrupoloso, negli allenamenti quanto nella vita: non beveva e non fumava. Su questo ci metto la mano sul fuoco. Non ci ha mai lasciato, da quando giocava nei pulcini.

Un giovane rigoroso e gioviale, un esempio per tutti, una colonna - ha poi concluso Trampolini - ne sono più che sicuro. Se fosse scivolato o chissà che altro, da quel canale ad Amsterdam sarebbe riuscito a risalire. Gabriele era anche un ottimo nuotatore".

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