Tweet, accuse di plagio e guerra culturale: il miliardario che fa tremare le università Usa

Il Ceo dell'hedge fund Pershing Square Capital Management, Bill Ackman, è stato il principale fautore delle dimissioni di Claudine Gay da Harvard. E ora nel mirino del finanziere c'è la rettrice del Mit, Sally Kornbluth

Tweet, accuse di plagio e guerra culturale: il miliardario che fa tremare le università Usa
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Uno dei protagonisti della guerra culturale tra conservatori e progressisti "woke" negli Stati Uniti d'America è sicuramente lo squalo della finanza, Bill Ackman. Miliardario e fondatore dell'hedge fund Pershing Square Capital Management, da laureato ad Harvard e finanziatore dell'ateneo è stato il principale avversario di Claudine Gay, l'ex rettrice dimessasi nei giorni scorsi a seguito delle accuse di antisemitismo e di aver plagiato la sua tesi di laurea. Solo nell'ultimo mese, il 57enne ha twittato più di 100 volte su Claudine Gay, Harvard o entrambi i temi al suo seguito di oltre un 1 milione di follower.

Ha inoltre pubblicato un lungo thread accusando i progressisti woke di alimentare il "razzismo contro i bianchi" e accusato i gruppi studenteschi di sinistra di "sostenere il terrorismo" incitando ad Hamas. Tra i suoi riferimenti su X, il commentatore conservatore Ben Shapiro e il patron di Tesla, Elon Musk. Secondo il New York Times, quella contro Claudine Gay e Harvard è innanzitutto una battaglia personale, arrivata dopo "anni di risentimento" e di donazioni all'università che non gli hanno consentito di acquisire maggiore influenza nelle scelte dell'ateneo.

Ex donatore del partito democratico, ora vicino ai conservatori

Già donatore del partito democratico, come nota il Guardian, Ackman ha negato di essere di destra, anche se la sua campagna contro Gay è stata cavalcata da numerosi attivisti del partito repubblicano e da vari esponenti del Gop. E gli attivisti progressisti lo incolpano per la sua feroce campagna contro l'ex rettrice: "Le dimissioni del Presidente Gay non riguardano solo una persona o un singolo incidente. Si tratta di un attacco a tutte le donne nere di questo Paese" ha dichiarato in un comunicato Al Sharpton, attivista per i diritti civili e fondatore del National Action Network.

Dopo aver ottenuto le dimissioni della rettrice del "suo" ateneo", ora la battaglia sui social di Ackman si sposta contro il Mit. Motivo? La moglie del finanziere, Neri Oxman, è stata oggetto di un recente articolo di Business Insider nella quale viene accusata lei stessa di plagio. Oxman, ex professoressa del Massachusetts Institute of Technology (Mit), si è dovuta scusare dopo che la testata ha individuato, nella sua tesi di laurea del 2010, diversi stralci ripresi da altri studiosi e fonti senza una corretta attribuzione. Secondo Business Insider, sarebbero almeno 15 i passaggi copiati da Wikipedia.

La reazione del finanziere

Il Ceo di Pershing Square Capital Management non ha affatto gradito lo scoop di Business Insider che "inchioda" la moglie per plagio. Ackman ha infatti annunciato su X la sua campagna mediatica e social contro il presidente del Mit, Sally Kornbluth, dichiarando che inizierà a controllare il lavoro di tutti gli attuali membri della facoltà dell'ateneo per verificare la presenza di presunti plagi nelle loro tesi di laurea. L'investitore ha dichiarato che i membri dell'ateneo, compresi Kornbluth e i consiglieri del Cda del Mit, saranno sottoposti a controlli basati sui rigorosi standard del Mit stesso.

"Condivideremo i nostri risultati pubblicamente non appena saranno completati, nel nome della trasparenza", ha detto Ackman, aggiungendo che "è spiacevole che le mie azioni per affrontare i problemi dell'istruzione superiore abbiano portato a questi attacchi alla mia famiglia".

Come Claudine Gay ad Harvard, anche Sally Kornbluth è finita al centro delle polemiche per non aver preso misure drastiche verso chi inneggiava al genocidio degli ebrei a seguito dell'attacco di Hamas del 7 ottobre. E ora Ackman, inviperito per l'attacco alla moglie, userà i suoi soldi e la sua influenza per ottenere la sua "vendetta".

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