In Cina primo decesso per aviaria. Oms: "Basso rischio, ma sorvegliare"

A perdere la vita una donna di 56 anni che aveva presentato i sintomi di influenza aviaria. Basso rischio di scambio interumano, ma l'Oms raccomanda di vigilare

In Cina primo decesso per aviaria. Oms: "Basso rischio, ma sorvegliare"

Primo decesso in Cina causato dall'influenza aviaria, per la precisione si tratta della variante H3N8. A dare la notizia è l'Organizzazione mondiale della sanità, che spiega come a risultare infettata dal virus sia stata una donna cinese di 56 anni, poi deceduta lo scorso 16 marzo. Il caso nella provincia di Guangdong. Secondo quanto comunicato dall'Oms, la donna ha cominciato a presentare i primi sintomi il 22 febbraio 2023, per poi essere ricoverata per polmonite il 3 marzo scorso.

Secondo i bollettini medici, la paziente presentava diverse condizioni sottostanti la malattia. E prima di sviluppare l'infezione aveva avuto dei contatti con del pollame. Malgrado le cure del personale medico, purtroppo la 56enne è infine morta a causa della patologia. Il decesso è avvenuto il 16 marzo scorso.

La Commissione sanitaria nazionale della Repubblica popolare cinese ha poi provveduto a comunicare l'evento all'Organizzazione mondiale della sanità, specificando di avere avuto un caso mortale di H3N8.

Nessun allarme, ma sorvegliare

Al momento non è stato diramato alcun allarme. Le autorità sanitarie cinesi hanno effettuato dei sopralluoghi all'interno dell'abitazione della donna per raccogliere dei campioni ambientali. Degli esami sono stati effettuati anche presso il cosiddetto "mercato umido", ossia il market all'aperto in cui avviene la vendita di carne, pesce e frutta freschi in cui la donna aveva trascorso del tempo.

I campioni raccolti presso il mercato dell'umido sono effettivamente riscontrati positivi al virus dell'aviaria. Nessuna persona entrata in contatto con la 56enne, in ogni caso, ha sviluppato sintomi. Risulta molto basso, infatti, il contagio interumano, anche se l'Oms continuerà a sorvegliare la situazione.

Sempre l'Oms ha confermato che si tratta del terzo caso di infezione umana con un virus dell'influenza aviaria H3N8.

Mantenere la sorveglianza globale

"Sulla base delle informazioni disponibili sembra che questo virus non abbia la capacità di diffondersi facilmente da persona a persona, e quindi il rischio che si diffonda tra gli esseri umani a livello nazionale, regionale e internazionale è considerato basso", spiegano dall'Organizzazione mondiale della sanità, come riportato da Ansa.

"I casi umani sono generalmente il risultato di un'esposizione diretta o indiretta a pollame vivo o morto infetto o ad ambienti contaminati.

Tuttavia, a causa della natura in continua evoluzione dei virus influenzali, l'Organizzazione mondiale della sanità sottolinea l'importanza della sorveglianza globale per rilevare i cambiamenti virologici, epidemiologici e clinici associati ai virus influenzali circolanti che possono influire sulla salute umana o animale".

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