"Costruiscono una base militare segreta": le foto che smascherano i piani cinesi

Alcune immagini satellitari mostrano i lavori di costruzione di una base militare cinese in Tagikistan. La struttura, scavata nella roccia di montagne alte 13.000 piedi, è dotata di torri di avvistamento e truppe di entrambi i Paesi

"Costruiscono una base militare segreta": le foto che smascherano i piani cinesi
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Sta prendendo forma una base militare segreta della Cina nel cuore dell'Asia centrale. Alcune immagini satellitari mostrano i lavori di costruzione di una struttura in Tagikistan. Per quale motivo Pechino starebbe realizzando un sito del genere, in uno degli angoli più remoti del mondo? A quanto pare per aiutare Dushanbe a fronteggiare la crescente minaccia alla sicurezza rappresentata dall'Afghanistan dei talebani. La struttura, scavata nella roccia di montagne alte 13.000 piedi, è dotata di torri di avvistamento e truppe di entrambi i Paesi, che tengono regolarmente esercitazioni militari congiunte trasmesse dai media statali cinesi. Ricordiamo che il governo tagiko e quello cinese hanno firmato, nel 2016, un patto di sicurezza.

La base della Cina in Tagikistan

La notizia è stata riportata dal quotidiano The Telgraph. Nessuno dei due governi, cinese e tagiko, ha riconosciuto pubblicamente l'esistenza della base, che estende un ex avamposto sovietico. Le immagini satellitari mostrano tuttavia un ritmo costante di costruzione, comprese le strade di accesso alla base.

Le intelligence occidentali stanno monitorando l'intera vicenda preoccupandosi per il fatto che Pechino possa ripetere l'operazione in altri Paesi vicini. "La situazione è quella di un vuoto, e il vuoto è riempito dalla Cina. Dopo il deterioramento della situazione in Afghanistan, la Cina sfrutta la preoccupazione del governo tagiko per rafforzare il settore della sicurezza", ha spiegato Parviz Mollojonov, politologo e direttore nazionale ad interim della ong International Alert.

La Cina starebbe inoltre fornendo munizioni e tecnologia al Tagikistan come parte dei suoi piani più ampi per "creare una linea di difesa avanzata" in un'area strategica, ha aggiunto Mollojonov spiegando che potrebbero esserci anche altri obiettivi e piani sconosciuti a lungo termine. Pechino è stata la prima a riconoscere un ambasciatore nominato dai talebani e ha cercato di stabilire legami con il gruppo militante al potere in Afghanistan. Allo stesso tempo, il Dragone sta aumentando la sua presenza in questa parte del mondo per scongiurare il rischio terrorismo. Dal canto suo, il Tagikistan è ben felice di accogliere l'ombrello cinese.

Il rischio terrorismo e il pugno duro di Dushanbe

Il mese scorso le autorità tagike hanno messo fuori legge l’hijab, l’ultimo di una serie di 35 atti legati alla fede volti a "proteggere i valori culturali nazionali" e "prevenire la superstizione e l’estremismo". Sempre per contrastare l'estremismo islamico, sono state chiuse centinaia di moschee, agli insegnamenti impartiti dagli imam è stato imposto di rispettare le linee guida emanate dallo Stato mentre ai minori non è più consentito entrare nei luoghi di culto senza permesso. Anche i genitori che mandano i figli a studiare religione all'estero vengono penalizzati. Il governo ha addirittura pubblicato un manuale di 367 pagine sugli abiti accettabili per le donne, in cui vengono specificati stile, lunghezza e colore degli indumenti.

In ogni caso il Tagikistan sta mantenendo un delicato equilibrio. A molti livelli, il Paese si sta liberando delle passate influenze sovietiche e intende ristabilire la sua identità tagika. Allo stesso tempo Dushanbe non vuole però nemmeno essere isolata dall'Occidente, né abbandonare i rapporti privilegiati con Russia e Cina.

Durante la sua recente visita nel Paese, il leader cinese Xi Jinping ha inaugurato nella capitale tagika strutture governative (finanziate dalla stessa Cina), tra cui un palazzo presidenziale e un nuovo edificio del parlamento ispirato al Campidoglio di Washington.

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