Le Olimpiadi sono appena iniziate ed è già esplosa l’allerta terrorismo. Il ministero degli Esteri israeliano Katz ha inviato al collega francese Séjourné una lettera per avvertirlo di un complotto sostenuto dall’Iran per attaccare la delegazione dello Stato ebraico ai Giochi di Parigi 2024.
“Ci sono persone che cercano di minare la natura celebrativa di questo gioioso evento”, si legge nella missiva, secondo quanto riportato dai media israeliani. “Al momento abbiamo valutazioni sulla potenziale minaccia rappresentata da gruppi vicini all'Iran e da altre organizzazioni terroristiche che mirano a compiere attacchi contro i membri della delegazione israeliana e i turisti israeliani durante le Olimpiadi”. L’allarme sembra essere completamente giustificato, visto che nella mattina del 25 luglio la polizia ha arrestato un 18enne originario della Gironda perché sospettato di star preparando un attentato terroristico.
La notizia è stata riportata da Le Figaro, che ha ricordato anche come martedì 23 sia stato fermato un altro giovane proveniente dal medesimo dipartimento e anch’egli indagato per la pianificazione di un’azione violenta da compiere durante i Giochi. Secondo il quotidiano francese, i due 18enni si conoscono e sono stati individuati dagli agenti della Direction générale de la sécurité intérieure (Dgsi) grazie a commenti che si sono scambiati sui social network. Entrambi avrebbero manifestato su internet la loro intenzioni di preparare azioni criminali e violente, le cui motivazioni sarebbero state legate all’islamismo radicale. Una fonte vicina alle indagini ha però precisato a Le Figaro che “si tratta di un piano per un'azione violenta, ma è estremamente presto per poter confermare gli obiettivi” e la procura anti-terrorismo francese ha fatto sapere che “stiamo cercando di verificare la realtà dei piani al di là di ciò che è stato detto su internet”.
Secondo i funzionari europei della sicurezza, la minaccia più significativa per le Olimpiadi potrebbe provenire dall’Isis-K, lo Stato islamico del Khorasan. In particolare, l’organizzazione terroristica starebbe puntando ai giovani perché meno sospetti e li recluterebbe online attraverso i social media.
Paul Neumann, professore di stuti sulla sicurezza al King's College di Londra, ha che dei 58 arrestati per i 27 attacchi o complotti sventati e collegati all'Isis da ottobre, 38 avevano un'età compresa tra i 13 e i 19 anni. Due di questi complotti prevedevano il coinvolgimento di adolescenti con l'obiettivo di colpire i giochi di Parigi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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