"Israele ha la piena responsabilità di questa tremenda perdita di vite umane". Le parole di Ryna Workman, studentessa di legge alla New York University, sono l'ennesimo affronto alle vittime dei macellai di Hamas. "Questo regime di violenza autorizzata dallo Stato ha creato le condizioni che hanno reso necessaria la resistenza. Non condannerà la resistenza palestinese”, conclude la ragazza nel messaggio inviato martedì all'associazione degli avvocati dell'NYU, di cui è presidente. Il suo supporto ai terroristi, però, le è costato caro.
La sera stessa, lo studio legale Winston & Strawn ha fatto sapere che il messaggio della ragazza era “in profondo conflitto” con i suoi valori e ha ritirato l'offerta di lavoro che le aveva fatto. Poche ore prima, il preside della scuola di legge Troy A. McKenzie ha ripudiato il messaggio, sottolineando che esso “non viene dalle istituzioni della NYU e non parla a nome della direzione della scuola di legge”.
Anche l’Università è intervenuta, affermando che “i comportamenti discriminatori vengono indagati in modo approfondito e in conformità con le linee guida federali, statali e locali, e l’azione disciplinare appropriata segue l’esito di tale processo”. Sembra, dunque, che la studentessa dovrà affrontare altri provvedimenti punitivi per il suo supporto ai terroristi. Nel frattempo, anche l’associazione di cui è presidente ha fatto sapere di aver iniziato il procedimento per revocare la sua carica.
Ryan Workman, nera e non-binary, è entrata nella scuola di legge nel maggio del 2021. In un post su Facebook, aveva scritto di volersi battere per aumentare di avvocati donne di colore: “Voglio diventare una giovane professionista che abbatte il sistema per contribuire a rendere più equo il mondo in cui viviamo”.
La New York University non è l’unico istituto in cui gli studenti hanno visto le proprie posizioni anti-israeliane schiantarsi contro il muro delle atrocità commesse da Hamas. Nella prestigiosa Harvard, molti hanno ritirato la loro firma da una lettera pubblicata da una coalizione di gruppi studenteschi tra il 7 e l’8 ottobre, in cui si considerava Israele “interamente responsabile” per la violenza.
Un ex rettore dell’istituto, Lawrence H. Summers, ha pesantemente criticato l’università per non essersi immediatamente discostata dal messaggio, ma le conseguenze per questi studenti si estenderanno ben oltre il periodo di studi.
Bill Ackman, un noto manager di fondi speculativi, ha scritto su X che alcuni dirigenti gli hanno chiesto un elenco dei membri delle associazioni studentesche, per assicurarsi che “nessuno di noi assuma inavvertitamente qualcuno dei loro membri”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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