"Quella crepa è un problema": timori per un reattore nucleare in Francia

In Normandia il reattore di Penly ha una crepa notevole e profonda. Ma le autorità invitano a non farsi prendere dal panico

L'impianto nucleare di Penly (Ansa)
L'impianto nucleare di Penly (Ansa)

Apprensione in Francia per le crepe a un reattore nucleare che si sono rivelate più profonde del previsto. A essere interessato il reattore di Penly, nel dipartimento della Senna Marittima, gestito dalla multinazionale di Stato dell'energia Edf. Edf il 24 febbraio ha fermato l'impianto dopo la scoperta di corrosione "significativa" in un circuito di emergenza di un reattore a Penly (Seine-Maritime). Oggi l'Autorità per la Sicurezza Nucleare (Asn) di Parigi ha sottolineato che si tratta di un "tema serio e problematico" per bocca del presidente Bernard Doroszczuk, in audizione al Senato.

Vicina a Rouen e Le Havre, Penly è una delle più importanti centrali nucleari della Normandia. Ora è fermo e Dorszczuk ha sottolineato l'importanza del danno: "C'è un elemento nuovo in queste ultime settimane che è la scoperta di una crepa di corrosione (su uno dei circuiti del reattore di Penly 1, che ha una dimensione molto importante, visto che è di 23 mm per uno spessore totale di 27"". Parliamo di 6-7 volte la dimensione stimata inizialmente.

Edf da fine 2021 ha dovuto chiudere 16 dei 56 reattori francesi e nel 2023 prevede di ripararne 10 di loro. Il portale francese Coinnasance des Energies ha ricordato che "queste importanti riparazioni hanno contribuito alla caduta della produzione di elettricità nucleare nel 2022 al suo livello storico più basso, nel bel mezzo della crisi energetica, e ad ampliare le perdite del gruppo (17,9 miliardi di euro nel 2022). Tuttavia, la Francia è sfuggita alle interruzioni di corrente grazie agli sforzi di Edf per ricollegare i suoi reattori alla fine del 2022". I danni a Penly sono un intralcio per il gruppo tornato nel 2022 sotto il pieno controllo dello Stato francese per volontà di Emmanuel Macron.

Non si tratta di un danno che produrrà problemi per possibili fughe di materiale fissile. Ma i due reattori di Penly, di categoria P4 e tra i più potenti a disposizione di Parigi (possono produrre fino a 1.300 MW) se inattivi possono danneggiare la produzione nucleare francese. Secondo Paris Normandie "le tubazioni potrebbero essere state indebolite da un'operazione di riparazione per riallineare i circuiti, al momento della costruzione del reattore". Anni di attività e la torsione da sforzo hanno portato all'emersione della crepa.

Ma le autorità ci tengono a sottolineare che non esiste alcun rischio anche remoto di danni alle persone e all'ambiente circostante. Ma sicuramente la campagna di vigilanza di Edf si complica. E l'indagine dovrà farsi sempre più approfondita per evitare rischi del genere altrove.

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