La notizia l'abbiamo rubata sul vecchio Twitter, ora X (come la X Mas, dicono alcuni) a Leonardo Panetta, corrispondente per Mediaset da Bruxelles. Ed eccola qua. Strasburgo ha deciso di spegnere l'illuminazione della cattedrale di Notre-Dame, di solito accesa fino all'alba, dopo le ore 23. Il motivo - come si può immaginare in quest'epoca mai così verde, mai così triste - è limitare i consumi di energia elettrica. Risparmio per le casse pubbliche: 4,80 euro a notte. Circa.
Il sindaco, che è una sindaca, e non chiedeteci perché una Cattedrale dipenda dal Comune, è Jeanne Barseghian, del partito Les Écologistes. Può succedere.
Forse si tratta di una scelta populista. Ma populismo per populismo potremmo rispondere che intanto le sedi del Parlamento europeo e del Consiglio d'Europa sprecano un milione di volte l'energia della cattedrale. O forse si tratta di una scelta politica.
Non vogliamo cadere nel peggiore dei luoghi comuni dicendo che la sinistra atea ed ecologista, partendo simbolicamente dal centro dell'Europa, è precipitata nelle tenebre della stupidità spegnendo la Bellezza della cultura occidentale e cancellando la fede cristiana... Non lo diremo. Ma lo pensiamo.
E poi, in vena di populismo, abbiamo pensato anche alla recente bozza della Commissione europea, sfornata dai palazzi
illuminati di Strasburgo, sul trasporto aereo che prevede esenzioni sulle tasse per i jet privati. E ci si è accesa (è una freddura, ndr) una lampadina. Ecco il dogma dell'ideologia verde! La vogliono i ricchi, la pagano i poveri.
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