Benzema attacca Israele. Darmanin lo smaschera: "Ha legami coi Fratelli musulmani"

Il ministro francese contro il calciatore di origine algerina, sotto i riflettori per le sue prese di posizione a favore del mondo arabo. Sui social la condanna agli "ingiusti bombardamenti" su Gaza

Benzema attacca Israele. Darmanin lo smaschera: "Ha legami coi Fratelli musulmani"
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Intervistato dall'emittente CNews, il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin ha accusato Karim Benzema di avere "noti legami con i Fratelli musulmani", uno dei gruppi islamici radicali più forti nel mondo arabo.

L'ex centravanti del Real Madrid e Pallone d'Oro 2022 - ora trasferitosi in Arabia Saudita - è musulmano praticante e sui social aveva preso le parti degli "abitanti di Gaza, ancora una volta vittime di ingiusti bombardamenti che non risparmiano donne e bambini". Per queste parole, era stato attaccato anche dall'ex portiere della nazionale israeliana Dudu Aouate.

Benzema, 35 anni, è nato a Lione da genitori algerini. Negli anni ha fatto discutere per alcune sue prese di posizione, come quando si è rifiutato di cantare la Marsigliese prima delle partite della Francia. "È un canto di guerra - aveva spiegato - Gioco qui per motivi sportivi, ma il mio Paese è l'Algeria". In estate ha firmato un contratto da 200 milioni a stagione con la squadra saudita dell'Al Ittihad. Un trasferimento, a suo dire, dettato anche da ragioni culturali: "Ho scelto l'Arabia Saudita perché sono musulmano e voglio parlare l'arabo fluentemente".

Il governo francese ha di recente intensificato i controlli e le misure antiterroristiche, temendo possibili contraccolpi del conflitto fra Israele e Hamas. Parlando di quanto successo nel liceo di Arras, Darmanin ha detto che c'è "un indubbio legame" fra l'attentato costato la vita a un insegnante e la situazione in Medio Oriente. Il ministro ha ordinato ai prefetti di vietare tutte le manifestazioni filopalestinesi e proposto l'espulsione sistematica di chi "aderisce a un'ideologia jihadista".

I Fratelli musulmani, citati in merito a Benzema, sono considerati l'ala politica dell'estremismo islamico. Nati in Egitto nel 1928, con il tempo hanno esteso la loro influenza in larga parte del mondo arabo. Si differenziano dai movimenti jihadisti per il non ricorso alla lotta armata, anche se non sono mancati esempi di gruppi terroristici affiliati alla fratellanza: Hamas nasce proprio come braccio operativo dei Fratelli musulmani durante la prima intifada in Palestina nel 1987.

Quello di Benzema non è l'unico caso di un calciatore finito al centro delle polemiche in Francia.

Il Nizza ha infatti sospeso "fino a nuovo avviso" il difensore algerino Youcef Atal, colpevole di aver condiviso sui social il video di un predicatore palestinese che incitava alla violenza contro gli ebrei. Lunedì la procura francese ha avviato un'indagine preliminare su Atal con l'accusa di "apologia del terrorismo".

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