"Deputati Ue corrotti dai russi": l'annuncio choc dalla Polonia

Il premier polacco Mateusz Morawiecki annuncia che Varsavia ha i nomi di una serie di eurodeputati che avrebbero ricevuto finanziamenti e corruttele da Mosca

Mateusz Morawiecki
Mateusz Morawiecki

La Polonia entra in gamba tesa sugli scandali di corruzione che stanno coinvolgendo l'Europarlamento e assicura che vanno oltre quanto emerso nel cosiddetto "Qatargate". Anzi, parola del premier conservatore Mateusz Morawiecki, oltre al Qatar e all'altra nazione indicata come corruttrice, il Marocco, c'è un terzo Stato che avrebbe pagato ampie somme di denaro a Strasburgo per condizionare l'attività degli onorevoli comunitari: nientemeno che la Russia. "Oggi sappiamo che tracce russe sono apparse anche nella corruzione dei deputati al Parlamento europeo. Il nostro ministro dell'Interno rivelerà presto documenti sull'influenza dei servizi russi che hanno corrotto gli eurodeputati", ha dichiarato Morawiecki, premier del partito Diritto e Giustizia alleato di Fratelli d'Italia nei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), al portale polacco i.pl.

Morawiecki e il governo si dichiarano pronti a fare nomi e cognomi delle figure coinvolte. L'esponente della formazione catto-conservatrice che guida il Paese dal 2015 e si schiera tra i partiti più anti-russi d'Europa ha sottolineato che le informazioni riguardano diversi deputati, "ma nessuno di partiti polacchi".

Per Morawiecki la Polonia è un bersaglio dei tentativi di destabilizzazione russa condotti contro i Paesi europei anche attraverso queste presunte opere di corruzione. Anzi, richiamando un episodio di fine 2021 Morawiecki ha ricordato che "l'attacco bielorusso al confine polacco, attraverso l'uso di migrazioni indotte artificialmente, è stato un preludio all'aggressione russa contro l'Ucraina".

Morawiecki ha ricordato che esso è "stato un tentativo di minare la coesione dell'Unione europea, nonché un tentativo di destabilizzare la Polonia, in modo che quando la Russia attacca l'Ucraina, non possiamo più accettare rifugiati ucraini. Questo tentativo è fallito, ma purtroppo ci sono ancora pubblicisti e attivisti politici sul lato dell'opposizione che non lo capiscono". Morawiecki prova dunque a sommare il lungo sfruttamento delle critiche dell'Unione Europea a Varsavia per la questione dei diritti da parte dell'opposizione liberale e centrista, le penetrazioni russe nell'Europarlamento e le tensioni ai confini con Minsk in un unico disegno politico volto a presentare il governo del PiS come antemurale al caos non solo per la Polonia, ma anche per l'Europa.

L'annuncio della pubblicazione di nomi di presunti corrotti da parte dei russi è anche un modo per fare campagna elettorale. In Polonia si vota a novembre e il PiS vuole difendere la sua posizione al governo che dura da otto anni.

La russofobia è un cavallo di battaglia dei conservatori polacchi e alimentarla sul suolo continentale, nell'idea di Morawiecki, può fare il loro gioco. Anche a costo di rendere ancora più grande il discredito di cui gode l'Europarlamento dopo che molti suoi esponenti sono stati pizzicati dagli scandali del sempre più intricato Qatargate.

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