Il Qatargate che scuote l'Europarlamento è scoppiato il 9 dicembre scorso con l'arresto dell'ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri e della vicepresidente greca dell'emiciclo di Strasburgo, Eva Kaili. Attorno a figure di rilievo, lo scandalo sulle presunte tangenti pagate dal Qatar per oliare i meccanismi decisionali dell'Unione Europea e ripulirsi l'immagine di fronte all'opinione pubblica continentale si è espanso a una rete di lobbisti, assistenti parlamentari e politici. Vediamo i nomi principali coinvolti.
Antonio Panzeri, l'uomo del Qatar a Strasburgo?
Bergamasco, 67 anni, Panzeri è stato in passato segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano (dal 1995 al 2003), responsabile delle politiche per l'Europa (2003-2004), è stato membro della direzione nazionale dei Democratici di Sinistra. Eletto Eurodeputato nel 2004, riconfermato nel 2014 e nel 2019 dopo i Ds ha militato nel Partito Democratico fino al 2017 e in seguito in Articolo Uno. Nel 2019 ha fondato l'Ong Fight Impunity oggi al centro di molte inchieste sul Qatargate.
Il 9 dicembre 2022 è stato arrestato per corruzione, riciclaggio e favoreggiamento nell'ambito di un'indagine che ha portato al ritrovamento di ben 600mila euro in contanti nella sua abitazione a Bruxelles. Vicino Bergamo sono state arrestate la moglie Maria Dolores Colleoni e la figlia Silvia Panzeri. L'Ong Fight Impunity è stata accusata di aver promosso critiche profonde ai rivali del Qatar su temi come i diritti umani, lavorando in sponda con la Commissione Droi che Panzeri ha presieduto tra il 2017 e il 2019. Panzeri è ritenuto dagli inquirenti di essere al centro di uno schema che potrebbe coinvolgere, oltre al Qatar, anche il Marocco, il cui sistema di intelligence è ritenuto essere in ottimi rapporti.
Nella giornata del 17 gennaio 2023 ha rinunciato al ricorso per ottenere la scarcerazione. Resterà in carcere per almeno altri due mesi. Lo stesso giorno è stata arrestata Monica Rossana Bellini, la commercialista dell'ex europarlamentare, accusata di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio in complicità con Panzeri nell'inchiesta guidata dal giudice istruttore belga Michel Claise. Bellini è stata poi scarcerata, con divieto di espatrio, il 10 febbraio scorso.
Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, la moglie e la figlia di Panzeri
Le autorità belghe sospettano che Maria Dolores Colleoni, 67 anni come il marito, non fosse semplicemente a conoscenza dei presunti finanziamenti "neri" che il marito riceveva, ma si sarebbe addirittura occupata del trasporto di grosse somme di denaro, regali fisici ricevuti dal Qatar e altre potenziali prove di reato. Colleoni è stata arrestata nella bergamasca il 9 dicembre assieme alla figlia, Silvia Panzeri.
Colleoni è risultata indiziata per intercettazioni che mostravano un suo atteggiamento direttamente coinvolto nella gestione delle attività del marito. Avrebbe consigliato di moderare le spese e di procedere all’apertura di un conto in Belgio per coprire le attività. Nella giornata del 19 dicembre i giudici della Corte d'appello di Brescia hanno accolto la richiesta del sostituto procuratore generale perché Colleoni fosse consegnata al Belgio. Assieme a Colleoni la figlia Silvia Panzeri, 38 anni, è stata arrestata nella loro casa di Calusco d’Adda nella sera del 9 dicembre: su entrambe pende l'accusa di corruzione, riciclaggio e associazione a delinquere.
200mila euro trovati dai magistrati sui conti di Silvia Panzeri sono stati "congelatì" su richiesta della magistratura belga. Il 17 gennaio la Corte d'appello di Brescia ha dato il via libera alla possibilità che Silvia Panzeri venisse estradata a Bruxelles.
In seguito, però, le autorità belghe hanno comunicato la volontà di rinunciare alla consegna di Colleoni e Silvia Panzeri. Claise si è recato a Brescia per interrogarle. Il 25 gennaio la Corte d'Appello di Brescia ha revocato le misure cautelari per le due donne.
Eva Kaili, la vicepresidente decaduta
Nata a Salonicco nel 1978, già giornalista e inviata, dal 2007 al 2014 è stata deputata per il Partito Socialista Greco (Pasok), venendo poi eletta Europarlamentare. A Strasburgo è stata vicepresidente dal 18 gennaio al 13 dicembre scorso. In patria Eva Kaili si è resa nota in passato come voce critica nel Pasok, ritenuta aperta alle istanze della destra di Nuova Democrazia e combattiva verso l'ex premier socialista George Papandreou. In Europa è stata membro della delegazione per le relazioni con la penisola arabica, in cui nome si è recata in Qatar elogiando, poco prima dei Mondiali di calcio, gli sforzi del Paese sui diritti umani.
La Kaili è stata arrestata dopo che la polizia belga ha colto in flagrante nella sua abitazione sacchi e valigien pieni di banconote per un totale stimato di almeno 600mila euro. Risulterebbe indagata per traffici d'influenza operati da un Paese del Golfo identificato con il Qatar che, secondo i magistrati di Bruxelles, avrebbe agito "versando ingenti somme di denaro e offrendo regali importanti a terzi con una posizione politica o strategica importante all'interno del Parlamento europeo" tra cui la Kaili stessa. Il Parlamento europeo, dopo il suo arresto, l'ha destituita dalla vicepresidenza. Nella giornata del 19 dicembre davanti al giudice istruttore Michel Claise che ha imbastito l'inchiesta ha dichiarato: “Conoscevo le attività di Panzeri. E sapevo che a casa mia c’erano delle valigie piene di soldi”.
La deputata di Forza Italia ed ex co-direttrice de Il Riformista Deborah Bergamini ha accusato la giustizia belga di pratiche eccessivamente dure, ai limiti della tortura, contro la Kaili, compreso l'uso della distanza dalla figlia per invitarla a confessare. Non le sono stati concessi, evidentemente per usare la bambina lasciata senza genitori come strumento di ricatto per costringerla a confessare. Poi è stata chiusa per 48 ore in una cella gelida, senza coperte e senza cappotto. Le è stato impedito di lavarsi e di dormire", ha scritto proprio Il Riformista.
Francesco Giorgi, il "tesoriere" del Qatargate
Giorgi è il compagno di Eva Kaili. 35 anni, di nove anni più giovane dell'eurodeputata greca, è nato ad Abbiategrasso in provincia di Milano, figlio di un preside e di una insegnante. Ha conseguito la laurea in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Milano nel 2009 e da allora si è trasferito a Bruxelles. Ha lavorato nel gruppo dei Socialisti e Democratici per poi iniziare una lunga attività di assistente parlamentare a Bruxelles al fianco proprio di Antonio Panzeri, proseguita nel 2019 al fianco di Andrea Cozzolino, membro del Pd.
Giorgi è stato arrestato assieme alla Kaili, con la quale ha una figlia di due anni, per presunta complicità nell'affare Qatargate. Il suo ufficio a Strasburgo è stato sigillato. In un primo interrogatorio ha ammesso di essere il "tesoriere" della rete dei finanziamenti neri che giungevano, a suo dire, tanto dal Qatar quanto da un altro Paese, il Marocco, per essere redistribuiti tra i Parlamentari europei. Ha perorato l'estraneità dal caso della compagna, mentre Amnesty International ha posto l'attenzione sul problema della figlia di due anni della coppia, separata da entrambi i genitori dopo il loro arresto.
Andrea Cozzolino, l'eurodeputato di Napoli
Cozzolino, 60 anni, è eurodeputato dal 2009. In precedenza è stato ritenuto il possibile delfino dell'ex presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, di cui è stato Assessore all'Agricoltura e alle Attività Produttive dal 2005 al 2009. Nel 2015 ha perso contro Vincenzo De Luca le primarie per l'assegnazione della candidatura alle Regionali. Nel 2018 è stato relatore per il Parlamento Europeo del regolamento sul Fondo di sviluppo regionale 2021-2027 (Fesr) e di recente ha fatto parlare di sé per aver votato contro la definizione della Federazione Russa come Stato sponsor del terrorismo.
A dicembre Cozzolino è stato accusato da Giorgi, suo assistente parlamentare, di essere membro della rete di Panzeri e di distribuzione dei fondi illegali. L'eurodeputato napoletano ha respinto con fermezza questo addebito, mentre il Partito Democratico ha deciso di sospenderlo da ogni carica negli organi interni.
Cozzolino è stato arrestato il 10 febbraio 2023 dalla Guardia di Finanza a Napoli, sulla scia del presunto coinvolgimento nel secondo filone del Qatargate, quello che porta al rapporto di corruzione che avrebbe promosso il Marocco. Cozzolino, per lungo tempo presidente della delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e le commissioni parlamentari miste Ue-Marocco dell'Europarlamento - sarebbe stato attenzionato da Abderrahim Atmoun, l'ambasciatore del Marocco in Polonia, e riempito di regali e favori in cambio di sostegno politico.
Niccolò Figà-Talamanca, da leader Ong a lobbista?
Niccolò Figà-Talamanca è il segretario generale di No Peace Without Justice, l'Ong per la tutela dei diritti umani che è stata fondata dall'ex ministro degli Esteri Emma Bonino. In passato è stato Visiting Scholar alla Columbia University di New York e ha lavorato per l'Lawyers Committee for Human Rights (ora Human Rights First) come consulente della Corte penale internazionale. Dal 1995 al 1997 ha lavorato per il giudice Sir Ninian Stephen presso il Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia.
Figà-Talamanca risulta tra le persone che il Qatar avrebbe provato a avvicinare e corrompere per portare in campo favoreggiamenti politici a Doha in Europa. Arrestato con Panzeri e gli altri, è stato sotto sorveglianza elettronica fino al 3 febbraio 2023 e risulta indagato.
Marc Tabarella, il primo arrestato eccellente belga
Tabarella, classe 1963, è eurodeputato socialista belga. Di origine italiana, è iscritto anche ad Articolo Uno ed è stato collega di Panzeri dal 2004 al 2019. Al contrario del politico bergamasco, però, nel 2019 si è ricandidato risultando rieletto. Intervenendo al Parlamento europeo il 24 novembre scorso sulla situazione dei diritti umani in Qatar e sulla tutela dei lavoratori legata alla Coppa del Mondo ha dichiarato che "restano ancora molti progressi da fare, ma è ancora il Paese che ha intrapreso il cammino delle riforme. E l’organizzazione dei Mondiali è stata probabilmente la molla che ha accelerato queste riforme".
A dicembre sua casa è stata perquisita, per trovare eventuali elementi probanti legati al Qatargate. E ha fatto molto scalpore il fatto che il suo sia stato il primo ufficio di un Europarlamentare a cui sono stati messi i sigilli. Nella giornata del 20 dicembre il quotidiano belga Le Soir, citando fonti vicine Claise, ha riportato che Panzeri avrebbe accusato Tarabella di "essere destinatario di regali provenienti dal Qatar". Per mezzo dei suoi legali l'onorevole belga ha respinto ogni addebito. Nel frattempo, il Partito Socialista Vallone di cui fa parte lo ha sospeso dai suoi ranghi.
Il 10 febbraio 2023 gli agenti di polizia hanno arrestato Tabarella, che da settimane chiedeva di essere interrogato, presso la sua abitazione di Anthisnes, in provincia di Liegi.
Dimitris Avramopoulos, l'ex Commissario vicino a Panzeri
Greco, 69 anni, ex militare e diplomatico, Avramopoulos ha prestato servizio nell'aeronautica ellenica dal 1978 al 1980 e dal 1988 al 1992 fu console a Liegi e rappresentante greco presso l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa a Vienna. Vicino all'ex leader di Nuova Democrazia, Konstantinos Mitsotakis, premier dal 1990 al 1993 e padre di Kyriakos, attuale capo di governo ellenico, ne è stato consigliere. Entrato nel partito di centrodestra maggioritario ad Atene, fu eletto deputato nel 1993. Eletto sindaco di Atene, ha ricoperto la carica dal 1994 al 1998 negli anni in cui la capitale condusse vittoriosamente la candidatura olimpica. In seguito è stato Ministro del Turismo (2004-2007), della Salute (2007-2009), degli Esteri (2012-2013) e della Difesa (2013-2014) nei governi conservatori per poi essere Commissario Europeo per le Migrazioni con Jean-Claude Juncker dal 2014 al 2019.
Avramopoulos avrebbe ricevuto, su approvazione della Commissione europea, un pagamento da 60mila euro dalla Ong Fight Impunity per conferenze e articoli realizzati sul tema dell'immigrazione. Membro onorario del board di Fight Impunity, ha lasciato assieme a Federica Mogherini l’incarico il giorno dell'arresto di Panzeri. La Commissione Europea ha avviato un'indagine interna sulla sua attività di "sensibilizzazione" sui temi migratori e su argomenti ad esso accessori promossa da Avramopoulos. Ma ad oggi la magistratura non ha indagato né avanzato alcun addebito verso il politico di Nuova Democrazia e del Partito Popolare Europeo che nei giorni di inizio dello scandalo competeva con l'ex Ministro degli Esteri Luigi Di Maio per la carica di Rappresentante Speciale dell'Ue nel Golfo Persico e ha accusato un complotto partito dall'Italia per favorire il concorrente come base del suo coinvolgimento nel Qatargate.
Maria Arena, "delfina" di Panzeri
Eurodeputata socialista belga di origine italiana come Tabarella, Maria Arena, 55 anni, è strettamente legata a Panzeri, di cui è amica e alleata politica. Ha ottenuto la presidenza della Commissione Droi guidata da Panzeri nella scorsa legislatura da cui Fight Impunity si è fatta certificare nel 2019 per poter operare nelle istituzioni europee.
Attaccata dal Partito Popolare Europeo per l'uso partigiano e favorevole al Qatar della commissione Droi, l'Arena si è autosospesa dalla presidenza nella giornata del 15 dicembre. Attualmente non risultano comunque indagini a suo carico.
Luca Visentini, il re del sindacato
Friulano, 53 anni, Visentini è stato a lungo membro del sindacato della Uil. Dal 1997 opera a livello europeo: è stato Presidente del Consiglio Sindacale Interregionale (CSI), che riunisce il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e la Croazia, segretario generale della Confederazione europea dei sindacati (Etuc) dal 2015 allo scorso novembre. Poche settimane fa ha assunto la guida della lega internazionale dei sindacati, l'International Trade Union Confederation.
Arrestato e rilasciato dopo poche ore nel giorno dell'arresto di Panzeri, è stato
ascoltato a Bruxelles dalla procura, ma non è stato trattenuto. Le indagini a suo riguardo appaiono dunque ridimensionate rispetto alle accuse iniziali di corruzione, criminalità organizzata e riciclaggio di denaro. Visentini si è detto, parlando con Domani, estraneo ai fatti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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